TRANCHIDA MINACCIA LE ELEZIONI

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE – Tranchida, il sindaco di Erice, ci crede veramente alla “sfiducia” da parte del Consiglio, dove ha la maggioranza il centro-destra, oppure la sua è la nuova e l’ennesima “provocazione” nei confronti dell’opposizione? E’ una domanda che nasce “spontanea” a leggere un comunicato stampa, recentemente diffuso, col quale egli chiama a “raccolta” i suoi, residui, fedelissimi.

E’ vero che, da mesi, il centro-destra parla di “sfiducia”, ma è anche vero che – atteso che pare non esistere una maggioranza che voglia “andare a casa” e reimpegnarsi in una costosa ed difficile campagna elettorale – nessun atto “ufficiale” è sinora scaturito dalle “riunioni” (soprattutto dell’UDC).

L’incontro, pomposamente, “alla Tranchida”, denominato “forum dei rappresentanti di tutti i soggetti che a diverso titolo (partiti politici, liste civiche, movimenti, comitati cittadini e cantieri per il programma) hanno attivamente partecipato al progetto di governo Tranchida Sindaco al fine di meglio pianificare una plurale e partecipata regia di azioni nell’attuazione del programma di governo”, si è tenuto ad Erice vetta.

L’incontro, oltre che per “snocciolare” i “successi” della propria azione di governo ottenuti in 15 mesi di gestione del Comune, doveva servire al sindaco di “sinistra” di Erice, per “un migliore raccordo organizzativo a fronte di una paventata e imminente campagna elettorale conseguente all’attuazione della più volte minacciata mozione di sfiducia avanzata da taluni consiglieri dell’opposto schieramento”.


Da un canto la “promessa” ai partner della istituzione di una “una cabina di regia che meglio possa far incontrare e attuare l’azione amministrativa (Assessori – Consiglieri – Cantieri per il Programma)” (cosa che sarebbe dovuta nascere già 15 mesi addietro …), e la “convocazione di un tavolo di concertazione fra tutti i partiti e movimenti politici al fine di definire strategie e azioni per un coinvolgimento di tutta quella politica (ivi compresi i socialisti dello SDI) che con pari dignità vuole collaborare attivamente per un progetto di rinascita di Erice”.

Ma Tranchida subito “taglia corto” alla sua stessa “apertura”: il sindaco pro-tempore di Erice accusa i destinatari del suo “messaggio” (i socialisti?) di non usare più “ulteriori tatticismi e inaccettabili aut aut”. E ricorda alla riunione hanno partecipato, sia pure “in avanzata posizione interlocutoria, dei Consiglieri Ciaravino e Cusenza” (dello SDI, appunto).

Tranchida giunge a “minacciare” di valutare “positivamente anche la possibilità di eventuali elezioni anticipate promosse direttamente dal Sindaco, per ridisegnare il quadro politico consiliare dando al governo della città una maggioranza in grado di portare a compimento in tempi più brevi il programma che la maggior parte dei cittadini ericini ha sottoscritto”.

Tranchida promette battaglia ai suoi avversari: “Sono in perfetta forma e cresce seriamente in me la voglia di iniziare una nuova avventura politica, non escludo pertanto la possibilità d’intraprendere una lunga ed intensa campagna elettorale, direttamente e in tutte le case degli ericini, per spiegare meglio quello che succede e ribaltare gli attuali equilibri politici e consiliari che impediscono l’attuazione urgente e completa del progetto di governo per Erice che vogliamo”.

Chiude il comunicato stampa del Sindaco Tranchida con un invito, “da subito a concorrere nella formazione di diverse liste civiche nell’eventualità di nuove elezioni anticipate per la prossima primavera”.

Prima ed unica risposta al suo comunicato arrivato dallo SDI (TrapaniOk, 9 settembre). "Siamo all’opposizione".

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