TRAPANI ELEGGA I CONSIGLI DI QUARTIERE
Nella prossima primavera, insieme alle elezioni del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale, si dovranno svolgere, a Trapani, le elezioni per i “Consigli circoscrizionali”, termine ufficiale per indicare i “Consigli di Quartiere”
A prevederlo è l'articolo 59 del vigente Statuto comunale, nel testo approvato con delibera commissariale n. 102 del 20 dicembre 2001, dove stabilisce che «La prima elezione del Consiglio circoscrizionale coincide con il rinnovo del Consiglio Comunale».
Per svolgere tali elezioni, è, però, necessario che il Consiglio comunale approvi, precedentemente, il Regolamento che, a norma dell'art. 58 dello Statuto definisca « l’ambito territoriale e la consistenza numerica delle circoscrizioni». Tale Regolamento, inoltre, dovrà stabilire il «numero di consiglieri tenendo conto del numero dei cittadini residenti negli ambiti circoscrizionali» (art. 59) e, tra l'altro, «le materie di competenza e le modalità di gestione delle risorse assegnate alle circoscrizioni, nonché le modalità per l’elezione del consiglio» (art. 60 dello Statuto comunale di Trapani).
I “Consigli circoscrizionali” sono previsti dall'art. 17 della legge 267/2000 (Testo Unico Enti Locali) che li definisce quali « organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal comune». L'obbligo della loro istituzione è previsto per i «I comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti», mentre ciò restava una “facoltà” per i «Comuni tra i 30.000 ed i 100.000 abitanti», tuttavia avendoli previsti nel nostro Statuto la loro istituzione diviene obbligatoria.
La mancata elezione di tale Organo, quindi, rappresenterebbe una grave menomazione dei diritti dei cittadini ed una pesante responsabilità per l'attuale Consiglio comunale, ed in particolare per Giovanni De Santis, presidente della Commissione che, a norma dell'art. 127 del vigente Statuto, aveva il compito « di sovrintendere, in particolare, alla stesura dei regolamenti che hanno rilevanza statutaria e all’attuazione delle misure organizzative e degli istituti disciplinati dallo Statuto stesso». Giova, in proposito, ricordare che il presidente De Santis ha già violato il secondo comma di tale art. 127 avendo omesso di redigere e presentare al Consiglio, come previsto ogni semestre, «una relazione applicativa degli adempimenti eseguiti per l’attuazione dello Statuto e di quelli ancora da espletare per l’integrale applicazione delle previsione statutarie».
Il Partito Umanista, nel denunciare questa grave menomazione dei Diritto dei cittadini, rivolge un appello al Consiglio comunale di Trapani affinchè assolva al proprio compito ed approvi il previsto Regolamento d'esecuzione, ed annuncia che si rivolgerà ad ogni Organo competente, a cominciare dalla Prefettura, per chiedere il rispetto dello Statuto comunale e per chiedere di sanzionare le omissioni del Consiglio e del Presidente Giovanni De Santis.
Trapani, lì 17 gennaio 2007 Il Portavoce (Natale SALVO)