Trapani, Emergenza al Cimitero: le salme depositate in Chiesa!

Esauriti i loculi e le fosse di inumazione, numerose salme restano insepolte in attesa di tumulazione al Cimitero di Trapani. Questo il “servizio” che s’offre, da parte dell’Amministrazione del Comune, ai cittadini che accompagnano i propri familiari per … l’ultimo viaggio.

Nessuna offesa è più indecente che questo “spettacolo”, della mancanza di rispetto verso i defunti: bare accumulate!

Eppure a Trapani non si è verificata alcuna epidemia. Le statistiche informano gli Amministratori degli andamenti dei decessi e, quindi, era facilmente e tempestivamente programmabile l’appalto dei nuovi necessari lavori edili.

Nulla di tutto questo è successo a Trapani, a leggere l’ordinanza n. 151 del 22 settembre 2015 con la quale il sindaco Vito Damiano si è determinato a «utilizzare la chiesa, di proprietà dell’Ente, sita all’interno del Cimitero Civico, per la sosta dei feretri in attesa di sepoltura … al fine di consentire la ricezione delle salme che giornalmente pervengono al Cimitero Civico».

Sembra che anche i locali adibiti a «deposito mortuario, con una limitata capacità ricettiva di feretri» siano esausti!

In una nota dello scorso 14 settembre, indirizzata a sindaco ed assessori, il direttore del Cimitero, Ignazio Gammicchia, e del dirigente comunale Rosalia Quatrosi denunciano una «mancata pianificazione per la realizzazione di nuovi loculi del muovo campo di inumazione e, per ultimo, alla mancanza di appalto dei lavori di tompagnatura dei loculi».

Qui Ordinanza del sindaco Damiano e lettera dell’Arch. Quatrosi:

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Non è chiaro chi accusino Gammicchia e Quatrosi dato che sono loro i massimi responsabili del Cimitero! Non è certo il sindaco che deve chiamare i muratori a “tompagnare i loculi”! Forse è proprio un loro dovere!

Forse accusano il Consiglio comunale – impegnato in inutili e strumentali chiacchiere “mozione di sfiducia sì, mozione di sfiducia no” – che non prevede nei bilanci, di cui è unico responsabile per l’approvazione, le necessarie somme per i dovuti investimenti edili al Cimitero.

Certo è, però, che – al 14 settembre – 21 feretri erano già collocati al “deposito”, mentre altri 8 erano in attesa di estumulazione straordinaria.

Il sindaco Vito Damiano, però, non può cavarsela con una semplice ordinanza “d’emergenza”: il colpevole della mancata programmazione deve essere pubblicamente individuato e punito. Viceversa il sindaco diventa complice della cattiva gestione dei suoi dipendenti.

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