UDC: TURISMO NON PETROLIO!

Fabio Bongiovanni

Fabio Bongiovanni

TRAPANI – Alla vicenda delle «ricerche petrolifere e di sostanze gassose in provincia di Trapani» si aggiungono voci sempre piu incredibili e controversi. E’ di questi giorni un’intererogazione presentata, al sindaco di Trapani, dal consigliere comunale dell‘UDC Fabio Bongiovanni. Il giovane, ma esperto, consigliere chiede a Mommo Fazio di attivarsi presso il Governo anche nazionale e, sopratutto la Commissione parlamentare sull’ambiente, per sostenere iniziative a tutela del nostro territorio.

Un chiaro «schiaffo», è evidente, quello di Bongiovanni, nei confronti del trapanese senatore Antonio D’Alì, che da presidente, per l’appunto, di tale Commissione, non ha saputo bloccare l’iter col quale «nel mese di gennaio 2010 la società petrolifera – San Leon Energy – ha ottenuto tre concessioni dal Ministero dello Sviluppo Economico, per effettuare e nello specifico: due, nei tratti di mare tra Marsala e le isole Egadi e la terza nel tratto di mare tra Selinunte (Castelvetrano) verso Sciacca».

Una evidente «disattenzione», quella del senatore D’Alì.

Ora Bongiovanni chiede, per il tramite del sindaco di Trapani, «una apposita specifica iniziativa legislativa a protezione del nostro sistema eco-ambiente marino e costiero che scongiuri anche solo l’eventualità di tali insediamenti».

Il leader dell’UDC è chiaro e categorico, nel suo intervento:
«Le eventuali possibili perforazioni petrolifere metterebbero in serio rischio un tratto di mare e di natura ancora quasi del tutto incontaminate, con gravi danni per la flora e la fauna marina, oltre che per il turismo e l’economia di tutta l’intera zona. L’attività di ricerca, ma soprattutto di estrazione comportano evidentemente non pochi rischi ambientali: con tali ricerche si corre seriamente il rischio concreto di trovarci tra qualche anno con piattaforme petrolifere davanti alla costa e pozzi petroliferi lungo la costa, con buona pace di tutti i progetti di sviluppo turistico. Si tratta di una decisione presa dall’alto, scavalcando i comuni e la provincia, che ipoteca un modello di sviluppo basato sull’ambiente, l’agricoltura di qualità e il turismo».

In sostanza, per Fabio Bongiovanni,
«Il permesso di ricercare petrolio ed idrocarburi nei territori del circondario trapanese anzidetti, in alcuni tra i luoghi simbolo del costa occidentale (dalla Riserva marina protetta delle Egadi, alla riserva delle saline di Trapani e Paceco, dallo stagnone di Marsala e dall’isola di Mothia patrimonio mondiale dell’Unesco fino alla zona litorale del parco archeologico di Selinunte e della Riserva naturale della foce del fiume Belice), va immediatamente bloccato dalla Regione Siciliana, poiché in assoluto contrasto con il modello di sviluppo previsto dal sistema dei Distretti turistici e con il piano paesaggistico regionale».

Si resta in attesa della risposta del primo cittadino di Trapani.

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