UN SOLIDO SAN VITO SUPERA IL CAMMARATA 7-1

ImageSAN VITO LO CAPO (TRAPANI) – Netta affermazione della formazione di calcio a cinque di San Vito Lo Capo contro la Libertas Aquile di Cammarata. Il 7-1 finale non deve, tuttavia, far credere ad un avversario dimesso ma che, semplicemente, la formazione ospite, priva di tecnico, s’è concessa troppe disattenzioni e poco ha curato la tattica, finendo spesso infilzata dal contropiede e comunque dagli 1-2 degli uomini di Melchiorre Miceli.

INIZIO PRINT. Davanti ad un buon pubblico, sia pure non quelle delle grandi occasioni, il San Vito Lo Capo ha messo solo un minuto per cogliere impreparata la difesa del Cammarata. In rete il bomber Cardella liberato al tiro, dalla sinistra, da un sapiente «tacco» di Gaspare Vultaggio, boa d’attacco in quel frangente. Lo stesso Gaspare Vultaggio, poi, al sesto, raddoppiava inserendosi velocemente dalla fascia destra e dopo aver chiesto ed ottenuto il triangolo da parte di Cardella che aveva tagliato sulla fascia lasciando spazio in area a Vultaggio.

ImageRILASSAMENTO. Gara apparentemente in discesa, ma un momento di rilassamento costava la marcatura (era il 18°) di Reina che coglieva un po impreparato l’estremo locale Ruggirello sul primo palo. L’azione ospite era partita da un errato passaggio sul trequarti avversario di Cardella e si era sviluppata da una inopportuna «posizione» dell’ultimo La Sala che comunque si trovava a contrastare un difficile 1 contro 2.

GARA CHIUSA. Prima Poma, al 23° (dopo un triangolo con Trapani), e quindi Candela, al 28° (che solo sul secondo palo appoggiata in rete un pallone teso e filtrante dalla sinistra di Poma), regolavano il risultato sul 4-1 al termine della prima frazione.

Gaspare Vultaggio

Gaspare Vultaggio, uomo partita

RIPRESA: HARAKIRI DEL CAMMARATA. Nella ripresa gli ospiti non demordevano, mostrando buone trame di gioco, ma mostrando, altresì, eccessive ingenuità sia comportamentale e sia, ancora, difensive. Era così che, nonostante una gara correttissima da entrambi i lati, prima il bomber Reina (10° 2t) e quindi capitan Nocera (23° 2t), due degli elementi piu’ incisivi dei palermitani, venivano espulsi, il primo per una parola di troppo all’arbitro, il secondo già ammonito per un’inutile fallo di mano a centrocampo.

CHIUSURA IN BELLEZZA.
Nonostante l’impegno le Aquile non riuscivano piu’ ad impensierire Ruggirello (e poi Cassarà che gli subentrava nel finale) ma, anzi, subivano altre tre azioni di rimessa che permettevano a Gaspare Vultaggio (8° 2t) chiudendo un triangolo con Poma, Cardella (17° 2t), che appoggiava facile facile in rete una palla datagli di sponda sul limite da Gaspare Vultaggio, e capitan Silvio Barraco (30° 2t), pregevole la sua rete con un tunnel che infilzata Terramagna al termine di una azione personale, di arrotondare il risultato.

Silvio Barraco

Silvio Barraco, esulta dopo la rete

COMMENTO TECNICO. Occorre sottolineare la robustezza della squadra che poco concede ai personalismi ma, al contrario, è concreta e altruistica. L’estrema «aggressività» poi sul portatore di palla avversario può essere considerata l’arma in piu’. Ovviamente una gara che si sblocca già al 1° minuto non è probante perché non ha consentito di verificare la qualità della rotazione di palla ad avversari schierati. E’ parso che l’ultimo, specie La Sala, abbia poco «assistito» i compagni nei momenti in cui questi volevano liberarsi del pallone.

Per il resto un po tutti sono stati capaci di proporsi in avanti e rendersi pericolosi. E’ questa, forse, la forza dei bianchi di mister Miceli: non dare punti di riferimento in avanti. Comunque bisogna ammettere che gli inserimenti da dietro di Gaspare Vultaggio (due reti e due assist, oggi) sono mostruosi. Non si sono evidenziate, sempre da parte dei locali, soluzioni di qualità nelle palle inattive a proprio favore.

La cosa importante è, comunque, che sono stati incamerati i tre punti e che il cammino verso una tranquilla salvezza, o qualche sogno oggi improponibile, possa procedere.

L’ARBITRO. Volendo concludere con un giudizio sul direttore di gara, bisogna prima sottolineare che l’andamento della stessa e l’estrema correttezza (al di là di un paio di episodi non particolarmente significativi) degli atleti hanno agevolato il compito di Sugameli. L’arbitro non sembra aver commesso alcun errore, tuttavia, sul 5-1 per i locali è parso un po eccessivo mostrare il cartellino rosso ai due giocatori del Cammarata, rei di "ingenuità".

SAN VITO LO CAPO: Ruggirello, Faranna, Candela, Campo, G. Vultaggio, Poma, Trapani, S. Vultaggio, Barraco, Cardella, La Sala, Cassarà. All.: Miceli. LIB. AQUILE CAMMARATA: Alongi, Giarratana, Margagliotta, Esposto, Romano, Panepinto, Nocera, Genco, L. Lo Bianco, Reina, V. Lo Bianco, Terramagna. ARBITRO: Leonardo Sucameli (Marsala). NOTE: Espulsi Reina e Nocera del Cammarata. Spettatori: una sessantina.

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