Via Virgilio, Pensionato travolto da una moto

Trapani, 5 settembre 2002 – Quando si sa di un incidente stradale si legge la notizia per la curiosità di sapere chi è stata la vittima, se un conoscente o meno. Poi tutto finisce lì, purtroppo.

«In prognosi riservata un pensionato travolto da una moto mentre stava attraversando la strada a piedi. Si tratta di V.V. di 71 anni che si trova ricoverato, con riserva sulla vita, al Civico di Palermo».

«L’anziano ha riportato trauma cranico, la sospetta frattura della base cranica, la frattura dell’omero destro, nonché contusioni in diverse parti del corpo».

«L’anziano è rimasto riverso per terra privo di conoscenza».

Il redattore Luigi Todaro sul “Giornale di Sicilia” del 5 settembre 2002, conclude con quello che, in questi casi, è il solito modo di concludere l’articolo: «La dinamica dell’incidente stradale è al vaglio della sezione infortunistica della polizia municipale intervenuta per i rilevamenti di rito».

Ma che se ne fanno, al Comune, tanto al Comando della Polizia Municipale quanto al Settore Urbanistica, magari, e su su, fino alla stanza del primo cittadino, del sindaco, di questi «rilevamenti di rito»? Nulla di utile.

Eppure, certamente, conoscere la dinamica e le concause, oltre che la solita “distrazione” del pedone e la solita “fretta” del guidatore del veicolo, di ogni incidente sarebbe utile ad individuare gli interventi strutturali – uno spartitraffico centrale con aperture pedonali, con attraversamento semaforico a chiamata – efficaci ad evitare, in futuro, il ripetersi di questi drammatico eventi.

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