Rizzi, lo ami o lo odi. Ma le questioni animaliste sono da affrontare

Enrico Rizzi, animalista

Enrico Rizzi, animalista

Su Enrico Rizzi non si può avere un’opinione neutrale. O lo si ama, o lo si odia. Le sue battaglie, le sue forti esternazioni, il suo modo di rapportarsi con il proprio prossimo “umano” non lasciano spazio ad altro.

Ha denunciato un po a tutti. Ha preso denunce un po da tutti. Quando c’è un “animale” in mezzo il c’è lavoro per il Tribunale di certo.

Il lato oscuro di Enrico Rizzi

Negli ultimi giorni, ad esempio, è stata la diffusa di una sua condanna da parte del Tribunale di Trento (il caso del cacciatore morto d’infarto e del suo “colorito” commento; vedi nota [1]) nonché quella dell’annunciata denuncia reciproca col sindaco Piero Capizzi di Monreale (in merito all’attendamento del “circo di Svezia”).

Io non condivido questo ossessivo ricorso alla magistratura. Non condivido che Rizzi sia denunciato a pie spinto per “diffamazione” perché porta avanti delle battaglie che, se non nei metodi, condivido nelle intenzioni; non condivido che le Amministrazioni non risolvano in maniera semplice e tempestiva le problematiche spesso a ragione sollevate dal nostro “rivoluzionario” amico e “costringano” Enrico al ricorso agli avvocati.

Le parole del sindaco Capizzi, riportate da MonrealePress il 2 febbraio 2016 [2], in proposito appaiono condivisibili.

Un esempio di quello che non condivido è rappresentato dal reciproco “non lavarsi i panni sporchi in casa” che si rileva in un recente scambio di “lettere aperte” col presidente di Telesud [3].

L’importanza di Enrico Rizzi

Io sto con Rizzi e contro la Caccia

Io sto con Rizzi e contro la Caccia

Le questioni, però, sollevate da Enrico Rizzi, piuttosto che sollevare ilarità o disturbo, vanno affrontate politicamente e qui sta l’importanza del lavoro che fa l’insostituibile giovane. Peraltro non sono le “questioni di Rizzi” ma quelle sollevate da diversi gruppi animalisti in Italia.

“AgireOra”, ad esempio, in proposito fornisce interessanti informazioni analizzando un’ordinanza del sindaco di Alessandria annullata dal TAR [4] o proponendo suggerimenti per manifestazioni animaliste [5]. A tale proposito non si può omettere di ricordare l’iniziativa avanzata a Roma dal “Comitato per un Circo senza animali” e riportata da Repubblica il 22 aprile 2015 [6].

Di certo ci si può lamentare dell’invasione dei cartelli pubblicitari dei circhi (vedi “Filodiretto Monreale” del 21 gennaio scorso, nota [7]), spesso abusivi ed affissi in luoghi inadatti; o lamentare dei luoghi inidonei per gli attendamenti dei circhi Trapani (Litoranea Nord, vicino delle case popolari); si ha ragione di chiedere l’abolizione di questo “sport” insulso che è uccidere un animale e qualche buontempone chiama “caccia” (che invece vuol dire “cercare cibo”); molti medici oggi sostengono, in sostanza, le battaglie vegetariane se non vegane al fine della tutela della nostra salute e della condizione di “vita” di polli, mucche ecc.

Trapani: Cosa deve fare la politica per gli animali

oche namur

oche a Namur

E’ corretto, quindi, che i “politici” pongano, nei propri programmi e una volta eletti nei propri atti, la dovuta attenzione per la identificazione di un’area da destinare agli spettacoli viaggianti (i circhi), per come prevede la Legge, all’art. 9 della n. 337 del 1968 [8], e che invece a Trapani sembra mancare dato che all’area allo scopo identificata è stata data diversa successiva destinazione (vedi l’articolo del 31 luglio 2008 pubblicato da “AltraTrapani”, nota [9]).

E’ corretto, quindi, che i “politici” valutino menu vegetariani nelle mense comunali o scolastiche.

E’ corretto, ancora, pensare alla chiusura dell’attuale “zoo” (animali in gabbia) della Villa Margherita di Trapani e la sua sostituzione con una mini “Fattoria didattica” che tuteli le condizioni degli animali e garantisca un’utilità al loro stato di privata libertà. Bella la foto di Namur dove le oche passeggiano liberamente ai bordi della strada, no? O è meglio vederle in gabbia in uno zoo?

E’ corretto, infine, che i Consigli comunali pongano attenzione su Regolamenti che dettino norme di tutela degli animali attendati nei Circhi giunti nel territorio comunale (in proprio esistono una sentenza del TAR Puglia, vedi nota [10] e del TAR Emilia Romagna, vedi nota [11] che risultano liberali).

Fonti:

[1] Rizzi condannato a Trento

[2] Rizzi e Capizzi minacciano denunce

[3] Telesud

[4] AgireOra su Alessandria

[5] AgireOra, proposta attività

[6] Repubblica, Roma – Regolamento animalista

[7] Manifesti abusivi a Monreale

[8] Legge 337 / 1968

[9] AltraTrapani, Aree spettacoli viaggianti

[10] Sentenza TAR Puglia

[11] Sentenza TAR Emilia Romagna

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