Vivibilità, Trapani scende al 100° posto

TRAPANI, 29 OTT – Trapani Città per alcuni parametri, la sua provincia per taluni altri, è al 100° posto per vivibilità. A certificarlo il XX rapporto “Ecosistema Urbano” stilato da Legambiente e pubblicato, lunedì scorso, sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” [QUI ARTICOLO SU SITO LEGAMBIENTE].

Elette Belluno e Trento, quest’anno, le città con migliore indice di vivibilità, con valori, rispettivamente, del 72,19% e del 71,38%, Trapani si pone al quint’ultimo posto, con un valore inferiore alla metà: 24,77%.

Peggio di Trapani, e questo non consola, solo le calabresi Vibo Valentia e Crotone e le siciliane Agrigento e Caltanissetta (quest’ultima vince la “palma” di peggior città d’Italia!).

Un confronto: lo scorso anno, in questa classifica, eravamo al 98° posto!

Siamo cresciuti tanto da superare Agrigento e Caltanissetta, ma non abbastanza da non essere superati in classifica da Palermo, Messina e Reggio Calabria.

Naturalmente, ora s’accenderà il solito sterile dibattito dove i presunti filo-patrioti trapanesi contesteranno la validità scientifica della ricerca, ma, chi onestamente non può ammettere che qui la produzione di rifiuti sia da record? Chi non sa che qui la raccolta differenziata è a livelli bassissimi? Qualcuno conosce delle piste ciclabili a Trapani? E possiamo rilevare che la nostra città sia immersa nel verde o, più credibilmente, che qui regni il cemento? Risultano pannelli fotovoltaici istallati sugli edifici pubblici?

In realtà, in molti altri parametri, Trapani non risulta agli ultimi posti, ma non primeggia in alcuno, e questa mediocrità, alla fine, porta al posto assegnato, al 100° [LEGGI QUI TUTTI IL RAPPORTO LEGAMBIENTE].

Allora finiamola di fare i pignoni ed iniziamo, piuttosto, a rimboccarci le maniche per “lavorare” per risalire la china.

La classifica di Legambiente deve essere letta come uno sprone a impegnarsi.

Né guadagnerebbero tanto i cittadini, quanto l’economia perché una rinomata immagine della Città – che nasce dall’essere nelle prime posizioni – non può che tradursi nell’arrivo di nuovi e maggiori turisti.

Quale miglior “marketing”, se non quello di possedere il “marchio” di Città più vivibile?

Quale miglior investimento, per la Città, se non impegnare la tassa di soggiorno, che va istituita, per creare piste ciclabili, realizzare isole pedonali, arricchire il territorio con un parco urbano, potenziare le linee di trasporto pubblico urbano, assicurare più acqua (senza sprechi)?

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