Arresti nel Calcio, Trapani coinvolta: Viva lo Sport!

«I giocatori avrebbero ricevuto, in media, 10 mila euro ciascuno. È quanto emerge nel corso della conferenza stampa degli inquirenti a Catania». E’ quanto riporta, poco fa, il Giornale di Sicilia, edizione online, in merito al nuovo scandalo del calcio esploso in queste ore.

Si sta parlando, fra gli altri, di due giocatori del Trapani Calcio, il capitano Luca Pagliarulo, fresco di riconferma, e Antonino Daì.

Calcio Corrotto TuttosportSecondo gli inquirenti, per come riportano anche la “Gazzetta dello Sport”, “TuttoSport” e “Il Fatto Quotidiano” il presidente del Catania Calcio Antonino Pulvirenti – arrestato -, per garantire la salvezza in serie B della propria squadra, con la complicità di agenzie di scommettitori, avrebbe comprato 5-6 partite, fra queste Catania-Trapani dello scorso 11 aprile 2015 finita 4 a 1 per gli etnei dopo un primo tempo chiuso in vantaggio 1 a 0 da parte dei granata. Nella ripresa infatti, si susseguivano prima uno sfortunato autogol di Terlizzi (6′), poi l’espulsione per doppia ammonizione di Ciramitaro (15′) che compremettevano la gara.

“Il Fatto Quotidiano” riferisce oggi di “strani picchi nei flussi di scommesse, con le puntate indirizzate sull’abbinata 1-over 2,5, in pratica un risultato sbilanciato sulla vittoria del Catania con tre reti di scarto” e che “alcune agenzie di scommesse avevano chiuso le giocate già lunedì poche ore dopo dalla diffusione delle quote“.

Secondo “TuttoSport”, l’agente di scommesse online aveva “contatti e rapporti di conoscenza” con “calciatori ritenuti disponibili”.

Secondo la “Schema-Pulvirenti”, per come riporta “CalcioMercatoWeb”, per ogni gara “c’erano tre giocatori da avvicinare” (chi sarebbe il terzo nel caso del Trapani?). Lo stesso sito rivelerebbe che esisterebbero “Non solo intercettazioni, ma anche video che riprendono il tentativo di combine”.

Ecco il Video delle Intercettazioni:

«Adesso che ho capito come funziona la serie B, arrivo primo», avrebbe affermato Antonio Pulvirenti in un’intercettazione, secondo quanto riportato da MeridioneNews.

Per la cronaca, contro il Catania il Trapani aveva schierato la seguente formazione: TRAPANI: Gomis, Perticone (39’st Lo Bue), Pagliarulo, Terlizzi, Daì, Scozzarella, Ciaramitaro, Barillá (19’st Aramu), Falco, Abate (1’st Basso), Malele. A disposizione: Marcone, Martinelli, Zampa, Feola, Costa, Lombardi. All. Serse Cosmi.

A fine partita, proprio Daì e Pagliarulo avevavano rilasciato delle interviste alle TV: sconfitta “inspiegabile” per capitan Luca Piagliarulo , “nel secondo tempo è calata l’intensità, la determinazione. Hanno trovato il pareggio ed il vantaggio [in maniera] un pò rocambolesco. Non è accettabile fare una seconda parte di partita così“. Antonino Dai conferma: “Nel secondo tempo siamo entrati molli … 10 minuti diffici da capire”.

Lo scorso 13 maggio, qualche settimana dopo la gara oggi oggetto di indagini giudiziarie, il Trapani Calcio era uscito con un comunicato stampa stizzito contro le voce in merito a giri di scommesse anomale su Catania-Trapani:Si invitano pertanto quanti divulghino informazioni su casi di presunte anomalie a supportarle con elementi probanti e rapporti analitici che possano consentire di verificare l’attendibilità delle dichiarazioni e contribuire al comune obiettivo di salvaguardare l’integrità del calcio”.

Purtroppo gli arresti di oggi e le intercettazioni confermano che c’è del marcio anche in Serie B e che il nostro Trapani Calcio nè è coinvolto, ne è vittima.

Ora non ci resta che attendere l’esito delle indagini e dei procedimenti giudiziario e sportivo – si annunciano, è ovvio, retrocessioni a tavolino almeno per il Catania – nella speranza che il Trapani Calcio, ed i suoi atleti, risultino, alla fine estranei ai vergognosi fatti, anche a tutela della immagine dell’immagine della nostra città, Trapani.

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