NUBIA SI LAMENTA, PACECO DOVE VA?

Carmelo D'Ercole - Nubia

«Mi rivolgo a Lei Sig. Presidente, per parlarle di Nubia frazione del degrado. Abito in questa frazione da 10 anni, e sono profondamente amareggiato e disgustato dall’abbandono e dallo stato di degrado in cui regna questo meraviglioso posto della Provincia di Trapani» – con questo sfogo apre la lettera inviata al senatore Antonio D’Alì da Carmelo D’Ercole, un assiduo frequentatore del sito AltraTrapani, ed inviata, altresì, agli Organi di Stampa.

«Perché le scrivo Sig. Presidente? – continua D’Ercole – Per cercare o per illudermi di avere, assieme ai residenti del posto, una qualche speranza per far “resuscitare” questo posto che ormai non vive più da decenni.

Lei mi risponderà che Nubia e’ amministrata dal Comune di Paceco. Certo, lo so già, e ho più volte sollecitato la scorsa amministrazione e anche quella precedente affinché si possa fare qualcosa di “normale” per questo posto. “Non ci sono soldi disponibili”. Questa e’ la risposta che riceviamo quasi in automatico per i residenti di Nubia e, ad onor del vero, anche per Dattilo l’altra frazione amministrata dal Comune di Paceco».

«Questa e’ la risposta che riceviamo soprattutto quando si parla di priorità (acqua, pulizia etc..). Questa e’ la risposta che riceviamo anche quando intere famiglie che risiedono sulla Via Salinella, ad ogni stagione invernale, vengono regolarmente “allagate” con ingenti danni mai risarciti. Tutto questo perché i canali pieni di erbacce che dovrebbero far defluire le acque non vengono mai ripuliti per come dovrebbero essere prima dell’inizio della stagione invernale e primaverile».

«Sig. Presidente, mi son permesso dopo aver ricevuto sempre le stesse risposte, di dare “un’occhiata” alle delibere degli anni 2003/2004/2005/2006 della Giunta (ora commissariata) attraverso il sito del Comune di Paceco. Ebbene, ho trovato numerose “erogazioni economiche” regolarmente deliberate per: Associazioni culturali, Bande musicali, Gare podistiche, Gare ciclistiche, Sagre e feste varie in piazza, Missioni in Giappone….».

«Nel frattempo si avvicinano le elezioni comunali (aprile-maggio 2008). Ebbene, caro Sig. Presidente, sono pronto a scommettere che i soliti “falchi” della politica si faranno vedere per cercare consensi elettorali. Si, i soliti opportunisti, abili nel chiedere voti ai residenti del posto riempiendoli di false promesse. Si vedranno in giro gli “amici” degli “amici” che chiederanno “il favore per l’amico” candidato, per poi magari arrivare alla vittoria elettorale quindi festeggiare tra loro e starsene per cinque anni tranquilli a…dormire, lasciando regolarmente Nubia e i suoi abitanti, nonché tutto il territorio pacecoto di Dattilo e Paceco compresi, nel buio, nel degrado più assoluto, in una lenta agonia che dura ormai da decenni. Si, scommetto che accadrà per l’ennesima volta!».

«Bene, Sig. Presidente, capisco perfettamente che Lei non amministra il Comune di Paceco, ma da cittadino “ignorante” mi pongo una domanda: Nubia, dal punto di vista comunale e’ amministrata dall’Amministrazione Comunale di Paceco, ma , dal punto di vista provinciale da quale Provincia e’ amministrata? Può fare qualcosa l’amministrazione Provinciale per questo pezzo di terra completamente abbandonato da tutti?».

Carmelo D’Ercole, conclude la propria lettera-aperta con l’invito – rivolto al sen. D’Alì – «a farsi un passeggiata qui a Nubia (frazione del degrado) per poter verificare quello che io le sto denunciando, ne sarò molto lieto, naturalmente assieme ai miei compaesani. Io, noi, ci speriamo».

* * *

Che aggiungere? L’amico Carmelo dice tante cose giuste. Tuttavia è veramente difficile oggi amministrare un piccolo Comune, con bilanci stretti tra dipendenti precari (ex-LSU) da “stabilizzare”, servizi minimi da assicurare (svuotamento cassonetti e smaltimento dei rifiuti; gestione asili-nido e centri-sociali; manutenzione ordinaria e straordinaria strutture scolastiche di competenza comunale; illuminazione pubblica; il trasporto degli studenti da assicurare) e l’impopolarità dell’aumento delle imposte e tasse comunali.

Insomma la coperta è corta. E l’argomento principe del dibattito politico dovrebbe essere – secondo noi – solo uno: la “fusione” della Comunità pacecota in un Comune più grande. Paceco – Territorio intercluso nel Comune di Trapani – potrebbe ben diventare una Circoscrizione (un Quartiere, insomma) del più ampio Comune di Trapani. Qualche tempo fa un tal Totò Pellegrino gettò la pietra nello stagno, da taluni fu preso per pazzo, ma forse – forse – aveva una visione più lunga dei più.

Bene, forse, sarebbe il caso – nella prossima campagna elettorale – di riallacciare questo discorso.

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