BIANCHI: AVRETE UNA NUOVA AUTORITA’ PORTUALE

Ministro Alessandro BianchiTrapani tornerà ad avere la propria Autorità Portuale, ma non questa Autorità Portuale, una nuova. Parola di Ministro. A prometterlo, quest'oggi, alla Camera, il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Rispondendo, infatti, ad un'interrogazione di alcuni deputati dell'UDC, ed in particolare del deputato alcamese Francesco Paolo Lucchese, il Ministro ha dichiarato: «Per quanto riguarda l'importanza dal punto di vista socio-economico del porto di Trapani e la prospettiva che questo entri a far parte di un'autorità portuale di sistema che comprenda altri porti siciliani, il Ministero dei trasporti è pienamente d'accordo,

essendo tale eventualità congruente con la logica dei sistemi portuali integrati che da tempo lo stesso sta promuovendo. A tal fine, non appena completata l'attività del commissario liquidatore nominato in data 15 ottobre 2007, il Ministro provvederà ad avviare i più opportuni contatti con le istituzioni locali al fine di individuare le modalità con cui avviare un reale processo di valorizzazione del porto di Trapani».

Per la corrente, invece, non c'è nulla da fare. Nessun passo indietro. Il decreto di scioglimento non si tocca. «Trattandosi di un decreto del Presidente della Repubblica, non vi è alcun potere di annullamento da parte del Ministro dei trasporti. Peraltro, il decreto del Presidente della Repubblica in parola è stato emanato proprio su proposta del Ministro dei trasporti, che quindi ne condivide per intero i contenuti».

Ed Alessandro Bianchi ne spiega anche le motivazioni legali e tecniche. «L'articolo 6, comma 10, della citata legge n. 84 del 1994, non attribuisce alcun potere discrezionale all'amministrazione nel caso che vengano meno i requisiti traffico in un porto sede di autorità portuale: la soppressione di detta autorità portuale si configura infatti in tal caso come un atto dovuto», ha sottolineato il Ministro.

In merito alla ventilata possibilità di attendere l'eventuale emanando Regolamento che dovrebbe meglio delineare i criteri di istituzione (o scioglimento) di tali Enti, il Ministro dei Trasporti è stato categorico « Il fatto che non è stato ancora emanato il regolamento previsto dal comma 989, articolo 1, della legge n. 296 del 2006, che, tra l'altro, dovrà indicare la verifica del possesso dei requisiti previsti per la conferma o l'eventuale soppressione delle autorità portuali. Ciò significa che è attualmente ancora in vigore il comma 10 dell'articolo 6 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, che costituisce il presupposto normativo sul quale si è basata la richiesta di soppressione».

Bianchi ha, quindi, ribadito che la soppressione dell'attuale Autorità è «dovuta a mancanza dei requisiti minimi relativi ai volumi di traffico, come risulta dalla documentazione fornita dalla locale autorità marittima». Infine una “tirata d'orecchi” al sottosegretario Casillo che l'11 ottobre scorso era intervenuto alla Camera sostanzialmente dando ragione all'on. Lucchese e torto al Ministro «Si tratta di un parere basato su presupposti non conosciuti circa la normativa vigente in materia e relativamente agli atti amministrativi emanati dal Ministero dei trasporti, e, pertanto, arrivato a conclusioni errate circa la legittimità degli atti compiuto».

L'on. Lucchese, in chiusura del dibattito, si è lamentato che si è trattato di «una risposta burocratica». Noi l'avremmo chiamata «a norma di legge». Ma il centro-destra dei condoni, naturalmente, non sa cosa sia una Legge. E cosa vuol dire rispettarla. Loro sulle leggi “trattano” e “interpretano”.

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Nicola Causi, Italia dei ValoriDopo aver ascoltato tante “corbellerie”, per dirla come il sindaco Fazio, finalmente un consigliere fa un ragionamento serio. Si tratta del consigliere comunale Nicola Causi che è uscito – questa sera, qualche minuto dopo l'intervento del ministro Bianchi in parlamento – con un comunicato stampa che, sostanzialmente, è in linea con la posizione del Governo e, soprattutto, della ragione.

Causi, che è un ragioniere, ha affermato che «considerato che l'Autorità Portuale è stata sciolta in quanto i dati sul traffico merci non hanno superato annualmente il minimo previsto dalla Legge, ritiene che il Ministro dei trasporti pro-tempore non poteva fare altro che proporre al Capo dello Stato lo scioglimento».

Il Consigliere di Italia dei Valori, quindi, dopo aver condannato «il grave danno prodotto all'economia trapanese dalla sciagurata gestione dell'Autorità Portuale che non ha potuto, o voluto, fornire tutti i dati del traffico merci del periodo in questione e quindi ha causato in fatto e diritto lo scioglimento» auspica che «terminate al più presto le operazioni di liquidazione dell'Ente, si promuova speditamente la costituzione di un'Autorità Portuale di sistema coi Porti di Trapani, Marsala, Mazara del Vallo e Castellammare del Golfo».

Unico neo al ragionamento del rag. Causi. Perché partecipare alla manifestazione (corteo più comizio) promossa dal Sindaco di Trapani? Sapendo – da persona intelligente qual è – che è una manifestazione “strumentale”, “prevenuta”, “politica”, “antigovernativa”, che ci farà lì in mezzo? Coerentemente doveva restare a casa o organizzare una contro-manifestazione.

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