CASO PORTO: SOLO SPOIL SYSTEM!

Prof. Giacomo AUGUGLIARO

Se qualcuno avesse chiesto a un trapanese qualsiasi che cosa ne pensava del futuro dell’Autorità Portuale, questi certamente gli avrebbe risposto che, mai e poi mai questo organismo così fortemente voluto dal Presidente d’Alì, avrebbe chiuso bottega.

E il perché è presto detto: Chi mai poteva pensare, che nelle terre emerse dalle acque, qualcuno avrebbe potuto fare un torto al Presidente Senatore.

L’unico a cui si poteva pensare, è già da molti mesi chiuso a casa sua a Guarrato. Gli amici l’hanno dimenticato, mentre i suoi seguaci si sono cercati per tempo un altro principale.

Ma davvero qualcuno poteva immaginare che il governo del centrosinistra si sarebbe tenuto sul groppone un organismo come l’Autorità Portuale, pensata e voluta dalle destre che come diceva il prof. Vito Titone oltre che arrogante e presuntuosa è anche occhiuta.

Se le destre trapanesi avessero voluto davvero fare il bene della città e del porto di Trapani, avrebbero cortesemente, ma inflessibilmente chiesto al dottor Baroncini di dimettersi e di fare spazio a qualche esponente di punta della sinistra trapanesE (VEDI SU WIKIPEDIA) come il dottor Nicola Asaro dei Comunisti Italiani e vicepresidente del consiglio comunale di Mazara del Vallo oppure a Nicola Causi consigliere comunale a Trapani, responsabile locale del Partito dell’Italia dei Valori i cosiddetti manettari.

Le prefiche trapanesi si erano già messe a strapparsi i capelli da parecchie settimane, e cioè da quando da un sito internet cittadino era venuta fuori una lettera del ministro Bianchi che già in agosto stava incominciando a mettere le carte a posto per mandare tutti a casa. E le prefiche si erano messi a urlare, fare tavoli per la raccolta firme, manifesti e appelli alla mobilitazione cittadina.

Ma i trapanesi si sa come sono; ti danno la firma ma poi se ne vanno a mare a farsi i fattacci loro. E allora non è rimasto che mobilitare i network cittadini e i loro anchorman. Nisba. Niente di niente.

Il calabrese, testardo e cocciuto, ministro Bianchi del Partito dei Comunisti Italiani, da quell’orecchio non ci sentiva. E allora si è dato il via agli appelli firmati congiuntamente dai parlamentari nazionali della destra e del centrosinistra. E successivamente agli appelli firmati dai consiglieri regionali Oddo Camillo e Oddo Nino detto il ragioniere.

E la Presidente Adamo da Marsala che faceva? Faceva finta di non sentire. Se la rideva. Tanto sapeva benissimo che la classe politica trapanese avrebbe portato allo scioglimento l’Autorità Portuale.

Lei si che ebbe il coraggio di portare davanti ai magistrati tutta la classe politica nazionale, quando i romani volevano far finta di non sapere che Trapani fosse nell’isola di Sicilia e che l’aeroporto di Birgi aveva diritto ad avere le tratte sociali. Che poi adesso per andare da Trapani a Milano bisogna per forza passare e fare scalo a Roma, ciò non è imputabile al cattivo tempo ma alla incapacità del gruppo dirigente provinciale di farsi mettere i piedi in faccia dall’Airone.

Ma gli arroganti si sa come sono! Forti con i deboli, e deboli, anzi debolissimi con i forti.

Giacomo AUGUGLIARO (Radicali Italiani)

Audio Un interessante “vecchio” audio dei radicali trapanesi.

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