CREPE AL CASTELLO DELLA COLOMBAIA

La Colombaia non gode certo di buona salute, anzi. Delle crepe infatti si sono create nella struttura e queste potrebbero pregiudicare il futuro della Colombaia. Lo stesso Luigi bruno, presidente dell’Associazione “Salviamo la Colombaia” ha lamentato più volte lo stato di abbandono in cui versa questo storino monumento.

Avere potuto osservare più da vicino la Colombaia, dopo più di due anni da una precedente visita, ci ha fatto rendere conto di quanto sta accadendo a tutta la struttura; guardando dall’esterno la torre abbiamo rilevato delle lunghe crepe che pregiudicheranno entro brevissimo tempo tutta la struttura. Nel lato verso sud ovest, verso il mare aperto, non vi sono crepe ma i tufi si sono staccati mentre altri si stanno staccando.”

Sono anni che si parla della Colombaia e di cosa fare per salvarla, ma, pur nelle esternazioni trionfalistiche di qualche amministratore locale, la situazione è ancora ad un punto morto. Più passa il tempo e più aumentano i pericoli attorno a questo nostro pezzo di storia.

Sempre secondo Luigi Bruno “il sistema politico e amministrativo locale non si è sensibilizzato abbastanza e non si è mai attivato per la sua ristrutturazione. Più volte ci è stato ripetuto che non è giusto fare perdere un bene di così inestimabile valore artistico, storico architettonico.”

Eppure qualche timida notizia si era avuta tanto che il 14 giugno 2007, in uno scarno trafiletto pubblicato dal Giornale di Sicilia si leggeva che il Comune di Trapani aveva emesso un bando per dare incarico ad ingegneri, architetti e geometri per un incarico professionale di direzione dei lavori, assistenza al collaudo, coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, misura e contabilità “del progetto di valorizzazione e fruizione dei cortili e degli spalti del complesso architettonico del Castello della Colombaia” su un progetto redatto dalla Sovrintendenza ai beni culturali di Trapani.
L’associazione aveva anche chiesto al Sindaco “di interessarsi affinché riconoscesse l’opportunità di intervenire per la ristrutturazione dei capannoni antistanti il Castello, per la collocazione della nave oneraria di Marausa e di tutti i reperti di archeologia marina trovati nel mare di Trapani, per la creazione di un museo navale e di storia naturale marina e per la fruizione della Colombaia.”
“Da allora sono trascorsi 9 mesi ma – continua il presidente dell’associazione – non si ha più notizia sia del progetto sia degli incarichi per la ristrutturazione conservativa della Colombaia. La storia della nostra città dovrebbe farci ricordare il continuo disinteresse per quelle strutture che ne avrebbero potuto migliorarne la vivibilità e avrebbero consentito un flusso turistico di grande valenza, come:

  1. la distruzione del quartiere spagnolo per la costruzione del tribunale, che ha determinato anche l’ostruzione allo sviluppo della città;

  2. la distruzione e l’ abbandono del Castello di terra per la costruzione della Questura;

  1. la vendita alla Banca d’Italia dello spazio del Teatro Garibaldi;

  1. l’abbandono per moltissimi anni delle Scuole di San Domenico (…pare che oggi vi sia un risveglio per la ristrutturazione (..per farne chissà cosa);

  1. l’abbandono del vecchio Ospedale S. Antonio.

Che vita è questa di una città che non riesce a preservare, conservare ed offrire alla disponibilità della cittadinanza i riferimenti più salienti della propria storia?”

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