D’ALI E TURANO SOTTOVALUTANO CHIUSURA BIRGI

Antonio D'Alì

Antonio D’Alì

TRAPANI – «E’ nella logica dei fatti, quindi assolutamente comprensibile, la decisione di chiudere al traffico civile l’aeroporto di Trapani, per renderlo interamente disponibile alle esigenze operative collegate alla crisi in Libia e per evidenti motivi di sicurezza derivanti dall’intenso traffico militare». Parole di Antonio D’Alì, senatore trapanese del PDL, riportate a pagina 5 del Giornale di Sicilia il 21 marzo. Con un così grande difensore della causa degli operatori turistici trapanesi, dei lavoratori Airgest, dei tassisti … possiamo stare tranquilli: Birgi non aprirà piu’ per quest’anno!

«Bisogna far capire che il solo disagio sarà quello di atterrare a Palermo piuttosto che a Birgi», parole del presidente della provincia Mimmo Turano, riportate dal Giornale di Sicilia lo scorso 23 marzo. Parole che mostrano una profonda superficialità ed ignoranza.

Mommo Turano

Mommo Turano

Turano, infatti, ignora che i collegamenti da Punta Raisi a Trapani sono assolutamente insufficienti e ci appare grave che un presidente della provincia sia così spreparato. Del genere: «ma a chi ci affidiamo?».

Le autolinee Segesta, al costo di 9 euro, solo da 3-4 giorni, han «rinforzato» i transfer ad uno ogni tre ore per un totale di sei corse giornaliere (mentre prima ve ne erano solo quattro nell’arco dell’intera giornata!). Tali transfert, inoltre, vengono effettuati (almeno sino allo scorso 22 marzo) con un «pollicino» da 20 posti e non con un pullman da 50 posti.

La Terravision, invece, al costo di 13 euro, collega i due aeroporti dalle 4 alle 6 volte al giorno, a secondo la giornata.

Ovvio che se, a Birgi, – sempre dichiarazioni di Turano del 23 marzo – «la media dei passeggeri in questi giorni sarebbe stata 1.900 in arrivo e di altrettanti in partenza», è di semplice comprensione (non occorre un professore di matematica per fare due conti!) rendersi conto che i transfert sono insufficienti e che sentire parlare, da parte di Turano, di semplice «disagio» è inaccettabile.

ImageLe disdette dei turisti fioccano (anche «aiutate» dal fatto che il sito Ryanair, nella versione in italiano, indica come «chiuso» l’aeroporto di Trapani!), mentre non giungono nuove prenotazioni, proprio mentre per aprile e maggio Ryanair pubblicizza tariffe di soli sette euro per tutte le migliori destinazioni europee. Insomma, oltre che a saltare le prenotazioni in essere, il danno all’imprenditoria del settore ricettivo (ed indotto), si estende a quelle future. E se si pensa che le prenotazioni turistiche avvengono, di norma, con almeno tre mesi di anticipo è chiaro che si sta per buttare un’intera stagione turistica.

Tra una dichiarazione e l’altra del politico di turno, utile solo a ritagliarsi uno spazio di pubblicità sul quotidiano locale, su improbabili riaperture
(si diceva da lunedì 28) o riaperture piu’ o meno parziali (ed inutili, dato che, come sostiene Ombra, presidente di Airgest, a Ryanair l’aeroporto serve o tutto o nulla …), il danno per l’economia cittadina è enorme.

Turano, bontà sua, però, parla di semplici «disagi» e sostiene, che comunque «non cesserà la proposta di una serie di eventi di grande richiamo» (ed occasione di distribuzione di appalti e consulenze). Eventi che si svolgeranno … come in passato … senza una cornice di pubblico, ma a Turano, forse, poco importa!

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