DEMOLITA L’EX-SEDE SAU?

Tetto ex-deposito tram (SAU)Lo scorso 24 agosto, con propria ordinanza 193, il sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, ha scritto la sentenza per l'ex-deposito SAU di via degli Stabilimenti. Si tratta della demolizione di ogni struttura. Per il Capo del comune, è la «salvaguardia dell'incolumità pubblica che impone di eseguire con sollecitudine gli interventi volti alla eliminazione delle accertate fonti di pericolo … e l'affidamento dei lavori di demolizione a trattativa privata».

 

Il progetto per la demolizione è stato redatto dall'ing. Antonino Candela, tecnico assunto proprio da Fazio, che, nel corso di uno specifico accertamento tecnico effettuato sul luogo, lo scorso 27 luglio, congiuntamente al sindaco, ha rilevato che «trattasi di vecchi capannoni industriali da tempo in disuso ed in completo stato d'abbandono … costituiti sostanzialmenet da quattro corpi di fabbrica … coperti da capriate di legno e tegole, tranne il corpo denominato D che invece risulta coperto da volta in cemento armato».

Nella propria relazione Candela aggiunge che «immessi nei luoghi, con le cautele del caso, si è potuto constatare l'avanzato stato di degrado degli stessi immobili ed in particolare il pericolo di crollo di alcune parti della struttura di copertura dei capannoni A e B».

Nulla di nuovo da questo punto di vista, noi (leggi, in proposito articolo su La Voce del 6 febbraio 2006 ) abbiamo, da tempo, denunciato lo stato dei luoghi.

La novità della relazione è, invece, desunta dove si legge come sia «sconsigliabile economicamente la loro ristrutturazione [anche] in considerazione della loro ubicazione e destinazione che ormai confligge con la centralità urbanizzata della zona».

Questa frase fa chiaramente desumere che il sindaco ha intenzione di vendere a qualche palazzinaro l'area e monetizzarne il valore. 

Noi ritenevamo, e riteniamo, anche supportatti dal parere tecnico dell'arch. Vito Mancuso (vedi ancora La Voce del 20 febbraio 2006 ), che proprio la centralità della zona richiedesse, da un lato, la realizzazione di un parcheggio (demolendo il capannone in cemento armato) a servizio di via Fardella (magari collegando con una navetta-bus tale parcheggio a quello di piazza Vittorio Emanuele), e dall'altro la realizzazione di un Centro socio-culturale.  

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