Erice: E’ possibile tagliare sugli affitti?

ERICE ( TRAPANI ), 26 OTT – Il Comune di Erice, in osservanza alla normativa sulla trasparenza, ha appena pubblicato, sul proprio sito internet, l’elenco dei “fitti passivi” sostenuti dall’Ente. Forse la nostra lettera con cui denunciavamo l’assenza di questo dato è servita.

Il Decreto legislativo 33/2013, finalmente, comincia ad aprire dei bagliori di luce nella buia gestione degli “affitti” comunali [QUI TABELLA FITTI ERICE].

Non si tratta di cifre eccessive, è bene precisarlo.

Tuttavia, in tempi di contenimento degli sprechi, un buon amministratore farebbe bene a valutare eventuali dismissioni o immobili alternativi da destinare alle destinazioni necessarie.

Ad esempio?

Destinare 21.934 euro per assicurare l’apertura del Centro Sociale dei “Rosmini”, in via Marconi, è opportuno? Con gli 1.800 euro mensili di canone, in funzione del numero dei soggetti fruitori residenti ad Erice e delle attività sociali ivi organizzate dal Comune, è valido pensare a diversa allocazione del servizio? A pochi passi non ci sono i locali dell’ex-gioilleria Virga? Sono adeguatamente “sfruttati”? A noi non risulta. Perché non allocare lì il Centro Sociale di quartiere?

Oppure, piuttosto che pagare 4.300 euro al sig. Domenico Stabile per affittare un locale privato nella frazione di Napola per destinarlo sempre a Centro Sociale, non è ipotizzabile impiegare – nel week end – qualche locale dell’Istituto Comprensivo di Napola? Si fa, ci sembra, già per la delegazione comunale che è ospitata nello stesso immobile della scuola materna regionale. Perché non farlo pure per il Centro Sociale?

Oppure, ha senso spendere 34.768 euro annui di canone d’affitto a favore dell’Istituto Sacro Cuore del Verbo Incarnato per mantenere in via Villa San Giovanni delle sezioni di scuola elementare e materna, quando, a pochi passi, in via Caserta, in via Emilia (Scuola “Gemellini Asta”), o in via Cosenza (Scuola “Primavera”), esistono altri Istituti in immobili pubblici?

E’ prettamente necessario affittare, per 11.720 euro, dalla sig.ra D’ Ambra Maria Rita, un locale per uso “Uffici direzione didattica 1° circolo di Erice” in via Caserta, 54, se proprio a pochi passi, sempre in via Caserta, c’è l’immobile pubblico che ospita la “Pascoli”?

E che dire dei 36.187 euro annui, 3.000 euro al mese, che il Comune corrisponde ai Sig.ri La Porta Coppola Francesca e Anna Maria per mantenere, in via Cesarò, 88, gli Uffici del Giudice di Pace? Anche per questo immobile il Comune, l’Amministrazione Tranchida, non è stata in grado di individuare un’alternativa meno onerosa?

Tutte domande per le quali difficilmente troveremo l’Amministrazione disposta a dare risposte.

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