Erice : il caso della professoressa Angela La Porta infiamma i social

La vicenda della professoressa Angela Maria La Porta, per come raccontava ieri il giornale TP24, rivelerebbe l’assenza di etica di quel soggetto al quale, tra l’altro, noi genitori affidiamo i nostri figli per essere eruditi ed educati, primariamente all’insegnamento delle discipline scolastiche.

Il giornale riporta alcuni passaggi di una telefonata intercorsa tra la docente e la sindaca Daniela Toscano, al tempo intercettata dagli inquirenti.
Il fatto che ci interessa risalirebbe a giugno 2019.

Nell’anno scolastico successivo a cui si riferiscono le intercettazioni, preciso per inquadrare il soggetto, la docente insegnava italiano e storia (quindi immaginabile anche dell’educazione civica …) nel triennio del corso B, quello ad indirizzo turistico, dell’Istituto Tecnico Commerciale “Sciascia” di Erice.

La professoressa La Porta è, tuttavia, oltre che amica di Daniela Toscano sua sostenitrice politica, essendo stata nel 2017 pure candidata nelle liste a sostegno della candidata oggi sindaca sospesa. E, in tale veste, non in quella di docente, ella evidentemente si esprime.

La telefonata che inchioda la prof. Angela La Porta

Ebbene, durante la telefonata :

  • rappresenta e lede l’integrità della figura istituzionale del proprio dirigente scolastico, come se fosse una persona avvicinabile, avvezzo ad esercitare pressioni sul corpo docente per regalare voti non meritati ai raccomandati, e addirittura lo accusa di aver già agito, in passato, con maniere poco ortodosse, testualmente riferendo:
    « guarda io gli ho visto lievitare voti da 5 a 8, perciò può fare quello che vuole », senza imbarazzo, così come intercettata (fonte: TP24);
  • suggerisce alla sindaca di ricattare il dirigente scolastico prof. Andrea Badalamenti e di barattare l’assegnazione di un locale scolastico con l’innalzamento dei voti al nipote della sindaca Toscano, che frequenta quell’istituto superiore di Erice – Casa Santa : « E tu in controparte, do ut des, la può prendere come vuole… a questo bambino gli devi fare mettere una media alta, perché altrimenti non ti entra per andare là… sette è poco Daniela, te lo dico io, più che puoi … ».

Siamo al mercato clandestino o della merce di contrabbando, tipo io ti do un motore di ciclomotore rubato e tu mi fai avere un casco di banane somale.

Poco importa:

  • se non è stato accertato dagli inquirenti se l’intenzione di raccomandare il nipote e fargli aumentare la media sia stata concretizzata;
  • se il fatto immutabile non abbia avuto seguito penale, almeno sino ad ora,

ma la vicenda lascia l’amaro in bocca e getta ombre sull’istituzione scolastica, luogo di erudimento e di formazione dei giovani che così vedono banditi i concetti basilari dell’onestà, della correttezza e della meritocrazia.

Le affermazioni della professoressa Angela Maria La Porta si commentano da sole, sono altamente sconcertanti e riprovevoli proprio perché in capo ad un educatore, nell’accezione generale del termine, sicuramente non compatibile con la professoressa in argomento.

Gravissime le accuse rivolte al dirigente scolastico Andrea Badalamenti che, se additato a sproposito, non potrà non incrinare il rapporto fiduciario tra l’insegnante e il medesimo dirigente, che peraltro risulta estraneo alla vicenda.

Squalificante il modo commerciale di amministrare la Cosa Pubblica, stante il pessimo modo di rapportarsi con la sindaca, che può riassumersi anche in un cattivo esempio per i suoi alunni.
Complimenti!

La sindaca Daniela Toscano non respinge sdegnata l’ipotesi illecita

Dalle trascrizioni delle intercettazioni, la sindaca Daniela Toscano non appare turbata, sconcertata od indignata dalla proposta ricevuta, sicché verrebbe da ipotizzare che avesse già assimilato i principi basilari della trattativa privata.

L’innalzamento della media dei voti per ogni materia scolastica, in favore del nipote, avrebbe consentito al ragazzo di ottenere un’immeritata borsa di studio, cash da 800 euro.

« Almeno se li conserva …» !
Come se si trattasse di pomodori secchi ben oleati !
Così aveva commentato la sindaca-zia, già indagata per altro caso di nepotismo, in questo caso a favore del fratello Massimo Toscano.

Una sorta di tradizione familiare di mutuo soccorso !
Nel caso del germano Massimo, si tratta di un’altra brutta storia relativa all’autorizzazione per l’esercizio di un parcheggio privato.

Si dibatte sulla privacy della La Porta piuttosto che sul merito delle gravi affermazioni

Come prima accennato, la professoressa Angela Maria La Porta in Di Bartolo fu candidata nella “Lista Daniela Toscano”, la lista dell’assessore Paolo Genco, tutte per le elezioni amministrative 2017.
La prof aveva ricevuto 114 preferenze, pochine ma forse pure tante.
Chissà !
Al momento risulta essere la prima dei non eletti.

Cambierà mai qualcosa nel nostro territorio ?

A leggere i primi commenti sui social dei concittadini che lamentano, piuttosto che la gravità di quanto affermato dalla professoressa La Porta, l’ipotizzata violazione della sua privacy per la pubblicazione del suo nome sul giornale, assale il forte dubbio di un corale si ma solo in peggio.

Quale privacy rispondo, a questi, per un personaggio politico ericino di primo piano quale la professoressa La Porta?

Gli elettori, e tra questi i suoi alunni, futuri elettori, non devono conoscere il modus operandi di chi loro affidano / potrebbero affidare il proprio consenso?

Credits : la foto principale è pubblicata sul profilo Facebook dell’ISS Sciascia e Bufalino e ritrae la professoressa La Porta alla BIT di Milano assieme alla sindaca Toscano e all’assessore Simonte.

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