FESTIVI HARD. C’E’ IL NOME DI PIZZO. LUI SMENTISCE.

Francesco Pizzo

Francesco Pizzo

TRAPANI – Come dice il presidente del Consiglio, sempre meglio essere uno sciupafemmine che gay. Un pensiero condiviso dai trapanesi, certamente. Tanto è vero che anche la provincia di Trapani non è risultata indenne dal traffico di droga ed escort che pare colpire gli ambienti del centro-destra. Il filone trapanese dell’inchiesta «Bunga bunga» è stato scoperto, come noto, grazie alla collaborazione di Perla Genovesi. La 32 enne ha descritto ai PM, per come riferisce Maurizio Macaluso su un settimanale provinciale, QP, «scene piccanti ed episodi di sesso avvenuti all’interno di ville nella provincia di Trapani a cui avrebbero partecipato personaggi politici locali del centrodestra». Grazie alle «rivelazioni» di Rino Giacalone su «La Sicilia» dello scorso giovedì 11 novembre sono apparsi i primi nomi.

LA SCOOP DE "LA SICILIA". «Tre i politici finiti scritti nei verbali – scrive Rino Giacalone – , l’ex assessore provinciale Francesco Pizzo, l’ex sindaco di Campobello di Mazara, Daniele Mangiaracina (PDL, NdR) e l’ex vice ministro all’Istruzione e oggi presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, originario del trapanese. Sul conto di Pizzo, figlio dell’ex senatore Pietro, la Genovesi avrebbe riferito che questi sarebbe stato non tanto partecipante quanto organizzatore di alcuni incontri. Vicende tutte al vaglio della magistratura palermitana che proprio nei prossimi giorni tornerà a sentire la donna».

Daniele Mangiaracina

Daniele Mangiaracina
Nanni Ricevuto

Nanni Ricevuto

L’ARTICOLO DI QUARTO POTERE. «Festini simili a quelli svoltisi a Roma ed a Milano in cui sarebbe stato coinvolto il premier Silvio Berlusconi», precisa ancora Maurizio Macaluso su QP del 4 novembre, lasciandosi, poi, scappare una battuta: «Non è dato sapere se i politici siciliani abbiano praticato il bunga bunga, rito erotico che, secondo Ruby, la giovane marocchina che sta facendo tremare la politica italiana, sarebbe avvenuto nella villa del premier. Una pratica che prevede il sesso di gruppo». «Nelle ville trapanesi, però, come in quelle milanesi, – aggiunge Macaluso – sarebbe circolata anche droga».

LA SMENTITA DI PIZZO.
Tuttavia, per come riporta Marsala.it, l’ex-esponente del PSI Francesco Pizzo, si tira fuori dalla vicenda, annunciando, altresì, querela per la Genovesi. «E’ allucinante – ha dichiarato Pizzo – conosco a malapena questa signora, l’avrò vista non più di tre volte, ma di sfuggita … Non ho mai partecipato a feste organizzate da lei e non ho mai assunto droga. Fatemi pure i test».

Perla Genovesi

Perla Genovesi

CAMPOBELLO CAPITALE DEL SESSO … «Il giro di droga e festini sarebbe stato organizzato e gestito da soggetti campobellesi: – continua, però, Rino Giacalone su La Sicilia – si tratta, secondo le indagini, di Paolo Messina, ex dipendente comunale e Vito Faugiana, ex consulente dell’allora sindaco di centrodestra, Mangiaracina, ex collaboratore di Ricevuto nella sua segreteria particolare. Faugiana avrebbe usato i suoi incarichi per fare viaggi durante i quali avrebbe gestito il trasporto di partite di droga, in una occasione in particolare quando si sarebbe occupato anche di progetti della Camera di Commercio».

… MA ANCHE SAN VITO LO CAPO. «La Genovesi – conclude il giornalista de La Sicilia – ha anche indicato i luoghi dei festini, un albergo di San Vito Lo Capo, oppure ville dalle parti di Triscina, Tre Fontane, in una villa di Campobello di Mazara, proprietà di Messina, dove ha detto di avere conosciuto l’allora sindaco di Campobello, Mangiaracina. Nel suo racconto fatto ai pm palermitani la donna ha detto di avere visto a questi festini altri soggetti presentati a lei come assessori, dicendo di non ricordare i loro nomi, ma di averli rivisti in altra occasione negli uffici di Bruxelles del Parlamento Europeo»

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