LA GUERRA DI MIMMO ALLE ATO

Recentemente si è tornato a parlare di ATO e rifiuti in occasione di un intervento fatto dal nostro sindaco presso la nostra (unica) TV e unico mezzo di informazione via etere.

Ancora una volta il sindaco ha ribadito come l'ATO non sia un'organizzazione che vada istituita, almeno così com'è concepita, perchè troppo costosa per il cittadino e che lui (il sindaco) preferisce aspettare, anche in prospettiva della costruzione dei termovalorizzatori che si dovranno costruire in Sicilia

 

A questo proposti delle domande, come diceva qualcuno una volta, sorgono spontanee: 

  1. Perchè le ATO sono più costose? Qualcuno ce lo spieghi perchè noi non siamo informati? Non diciamo di no, forse lo sono davvero, ma PERCHE'?

  2. Perchè quando si parla di ATO non se ne invita mai un rappresentante? (ad esempio il Presidente dell'ATO di Palermo), così, tanto per sentire anche l'altra campana, per creare un contraddittorio.

  3. Qualcuno ha informato il sindaco che il governo ha bloccato i finanziamenti sulla costruzione degli inceneritori?

  4. La sua amministrazione ha costruito due Isole Ecologiche (costate 2,000,000 di euro): una è chiusa e l'altra è diventata un “negozio di frutta e verdura”. Visto quanto sono costate, non si poteva provare a renderle operative?

Già gli inceneritori, chiamati anche termovalorizzatori grazie ad un artifizio lessicale per dare l'impressione che fanno meno male e che son economicamente convenienti.

Questi ecomostri dello smaltimento non servono; sono un’invenzione di 40 anni fa e sono superflui per una serie di motivi: un terzo del totale del materiale bruciato diventa cenere, rifiuto tossico nocivo; consumano quantità enormi di energia; consumano risorse di denaro perchè sono finanziati con soldi pubblici; più alto è il calore generato, più le polveri diventano sottili e nocive e tumorali; si potrebbe puntare sulla raccolta differenziata e sul riuso dei contenitori come le bottiglie di vetro e di plastica (che con gli inceneritori servirebbero come combustibili).

Gli inceneritori non starebbero neanche economicamente convenienti, non esisterebbero se non li finanziasse lo Stato, che gli passa 180 lire per ogni kwh prodotto in quanto li assimila alle energie rinnovabili. Uno studio dell'Università Bocconi del 2005 ha dimostrato che il costo di 1 MWh prodotto da un medio impianto idroelettrico è pari a 66 euro che scende a 63 se viene prodotto all'eolico, sale a 121 se prodotto da biomasse e arriva a 280 se si tratta di fotovoltaico. L'incenerimento di rifiuti solidi urbani con “recupero energetico”, senza considerare il costo di gestione e trattamento dei rifiuti ed i danni alla salute umana causati dalle nanoparticelle, prima che arrivino all'inceneritore, è di 228 euro Mwh.

Le nazioni, come la Germania, tra le prime a costruirne, ne hanno cominciato la dismissione.

La stessa Commissione Europea, in risposta ad una interrogazione dell’ europarlamentare Monica Frassoni, in data 20.11.2003 (risposta E-2935/03IT) ha ribadito il fermo no dell’UE all’estensione del regime di sovvenzioni europee per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, previsto dalla Direttiva 2001/77, all’incenerimento delle parti non biodegradabili dei rifiuti.

La Commissione conferma che, ai sensi della definizione dell’articolo 2, lettera b) della direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile”.

Invece di pensare di risolvere il problema eliminando l'eccesso dei rifiuti bruciandolo, si potrebbe pensare di risolverlo diminuendo la mole di rifiuti prodotti: inserendo una tassa ecologica sui contenitori usa e getta alla fonte, (così facendo aumenterebbero i prezzi di questi e ciò si tradurrebbe in un freno al loro acquisto), e puntare maggiormente sulla raccolta differenziata.

Detto questo però la domanda resta sempre la stessa: perchè all'entrate a regime delle ATO corrisponderebbe, a detta di Fazio, un aumento della tassa sui rifiuti del 300% ?

Comitato Ecologico Trapanese 

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