L’ACQUA E’ POCA, MA LA SI SPRECA

contatore idricoTRAPANI – «Si prospettano altri quattro mesi all’insegna della penuria d’acqua a causa dei problemi a dissalatore, che dallo scorso autunno lavora con una sola caldaia», scrive, per il Giornale di Sicilia, Mario Torrente lo scorso 16 marzo. Il guasto al dissalatore, spiega Torrente, «ha portato al dimezzamento della portata idrica, ridotta a 130 litri al secondo», e si protrarrà – «secondo i rappresentanti di Sicilacque» intervenuti in un “vertice” a Palermo – sino a «giugno visto che alcuni pezzi per la caldaia dovranno arrivare dalla Corea».

La storia dei “guasti”, e dei fermo per “manutenzione”, dell’impianto del dissalatore di Nubia è troppo lunga e crediamo che alcuna Amministrazione comunale l’ha mai affrontata seriamente. Vogliamo dire che in tempi di “penuria” ci sembra corretto, piuttosto che “razionare” indistintamente questo bene primario che è rappresentato dall’acqua, di “lavorare” ad evitare prima le “perdite” – di vario genere – nella distribuzione, e poi gli “sprechi”.

A proposito di “sprechi”, leggasi consumi d’acqua per “lavare la macchina” nei cortili condominiali, non curarsi delle perdite dai rubinetti, tirare lo sciacquone ad ogni piè sospinto, e roba del genere, probabilmente le Amministrazione avrebbero potuto, e dovuto, intervenire già con una semplice informativa: “cittadini non sprecate l’acqua, che poi la bolletta relativa vi salasserà”.

Il servizio idrico, infatti, da anni, non si paga piu’ in maniera “forfettaria” – salvo improbabili “eccedenze” – ma in base ai “consumi effettivi”. E’ prevista anche una tariffazione a scaglioni: fatto salvo uno scaglione tariffario di 1,13 euro a metro cubo (stiamo parlando delle tariffe in vigore a Trapani), infatti, l’acqua, via via, si giunge a pagare anche 1,48 a metro cubo, per chi ne consuma di piu’.

spreco acquaInsomma piu’ si consuma, piu’ – ed a caro prezzo – si paga. Basterebbe farlo sapere ai cittadini che, ne siamo certi, i consumi, e gli “sprechi”, nei condomini, si contrarrebbero. Invece, probabilmente per “ignoranza” degli amministratori, o forse per calcolo politico – per evitare un’informativa impopolare -, tanto a Trapani, quanto ad Erice, questa notizia non è passata, né nei comunicati dei Comuni, né sulle pagine dei giornali di regime.

Via, allora, solo alle notizie sulle “acquisizioni” di nuove fonti d’approvvigionamento. Sempre piu’ costose – e con relativo costo addebitato sulle tasche sempre piu’ spremute dei cittadini/contribuenti – ma “popolari”. Ecco che, quindi, il Giornale di Sicilia ci fa sapere che sarà attivato un «potabilizzatore per la diga Rubino» – sull’omonimo laghetto nel territorio comunale di Paceco –, anche se ciò non avverrà «prima dell’estate» (ma dopo le elezioni!). O anche che «per fronteggiare l’emergenza dalla Regione, davanti alle richieste dei sindaci (in prima linea Camillo Iovino, PDL, di Valderice, NDR), hanno garantito che a breve anche una parte della portata idrica dei pozzi di Bresciana sarà utilizzata per far fronte alla crisi idrica dell’Agro ericino».

Ma si tratta, in quest’ultimo caso, della stessa “acqua” che viene distribuita in maniera piu’ capillare e, in sostanza, togliendola a Trapani capoluogo.

Ecco che, pertanto, l’iniziativa della lotta agli “sprechi” torna – secondo noi – d’attualità. Anche con interventi “fiscali”, ovvero col ritocco degli scaglioni di tariffazione piu’ elevati o, invitando ed incentivando, a sostituire le “prese” uniche condominiali con “prese” – e contratti – individuali. Ognuno potrebbe, quindi, amministrare i propri consumi da sé, piuttosto che subire quelli dei condomini.

Tutto questo a meno che la politica dei Comuni, e della Regione, in proposito, abbia altri fini. “Garantire” disservizi, penuria, proteste, e – di conseguenza – rimettere in piedi la strada della privatizzazione dell’acqua pubblica, già bocciata dai cittadini col recente referendum.

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Una risposta

  1. VITO ha detto:

    LASCIATEVI SERVIRE DA ME CHE SONO DEL MESTIERE. I PEZZI DI RICAMBIO DA QUALUNQUE PARTE DEL MONDO ARRIVANO IN 24 ORE. SE IL PEZZO DEVE ESSERE RICOSTRUITO, NON OCCORREVA FARLO RICOSTRUIRE IN COREA, SI POTEVA FARE IN ITALIA. NON FATEVI INFINOCCHIARE; C’E’ QUALCHE PERSONA PER BENE CHE CI MANGIA SOPRA. DEI BUONI TECNICI, CON I PEZZI DI RICAMBIO DISPONIBILI RISOLVE IL PROBLEMA IN DUE GIORNI. MEDITATE GENTE, MEDITATE !!