LEGAPRO: L’ILLUMINAZIONE O NIENTE C

ImageTRAPANI – Terremoto in casa Trapani. Con una comunicazione ufficiale, la Lega Pro ha dato l’ultimatum alla società granata chiedendole di adeguare l’impianto elettrico dello stadio Provinciale  prima del cinque marzo, pena l’esclusione dal prossimo campionato. Della notizia ha dato ampio risalto, con un articolo a firma di Daniele Tomaselli, il sito golsicilia.it Tomaselli ha ascoltato, in proposito, il coordinatore della Commissione impianti sportivi Lega Pro, l’ingegner Giancarlo Vigiani che ha dichiarato: «L’impianto di illuminazione ci deve essere. Chi non ce l’ha non si può iscrivere. Questo è quanto».

«Di cosa c’è bisogno per ottenere questo certificato: devono iniziare i lavori o basta che il Trapani conceda l’appalto?», ha domandato il redattore di GolSicilia a Vigiani. Questi è stato chiaro. «Noi dobbiamo attestare che ci sia l’impianto funzionante. Servirebbe la conclusione dei lavori».

Viagiani ha smentito, anche, la possibilità che il Trapani ottenga una proroga.
«Stando a quello che dice lo stato attuale del sistema delle licenze direi di no. Poi tutto può accadere. Il Trapani sa benissimo che per iscriversi al campionato bisogna conoscere la legislazione che lo governa. Non c’è niente di nuovo se non un tentativo di ammorbidire le richieste, ovvero di richiedere valori di illuminazioni un pochino inferiori».

La risposta dell’assessore allo sport Vito Torrente, sempre sentito da GolSicilia, non è incoraggiante. «Noi stiamo impegnando anima e corpo affinché entro agosto, massimo settembre, avremo l’impianto di illuminazione già funzionante. Lunedì o martedì approveremo in giunta il progetto esecutivo e già abbiamo la possibilità di finanziamento con mezzi propri. Aspettiamo che si approvi il bilancio che sarà approvato entro Marzo. Avviamo tutte le procedure per fare la gara per poter avviare il tutto e avere l’impianto funzionante nei primi di settembre … Al di là del fatto che potrebbe esserci qualche problema di natura tecnica, magari un problema di gara per andare ad affidare i lavori».

Peccato che l’impianto debba essere presente, a sentire Vigiani, entro i termini di «iscrizione» e non entro l’inizio del campionato.
Insomma, i timori che la C (uno o due che sia) conquistata sul campo, possa essere macchiata da penalizzazioni derivanti da incapacità della politica locale, sono ancora forti.

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