#Libribeo, 20 giovani regalano libri alla biblioteca di Marsala

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«Erano le quattro di mattina e stavo pensando che la Biblioteca è fornita di molti libri ma sprovvista di moltissimi altri». Chi non ha fatto un sogno, nelle calde e insonni notti estive? Riccardo, marsalese poco più che ventenne … s’è sognato la biblioteca comunale.

«Allora ho riflettuto sulla democrazia – mi spiega – e ho dedotto che se un gruppo di venti persone si raggruppa mettendo un euro ciascuno, ne esce fuori un libro da 20 euro che altrimenti non sarebbe stato donato».

«Dovevo trovare un nome a tutto questo. Libri, Lilibeo … Libribeo!».

Così Riccardo ci racconta come è nato questo progetto e questo gruppo informale, che, senza statuti o cariche sociali, ma con tanta buona volontà sta svolgendo un compito sociale, ma soprattutto di aggregazione tra ragazzi.

«#Libribeo nasce per rendere accessibili i libri a chi non ha i soldi o la libertà di averli in casa. Dalla fine del 2018 all’estate del 2019 abbiamo donato centinaia di euro di libri. L’unico vero bisogno era trovare un modo per comprarne senza avviare un mutuo. Partiamo dal presupposto che leggere libri è un lusso per chi ha tempo libero, quindi non si tratta di un bisogno ma di un desiderio».

«#Libribeo è la gente – prosegue Riccardo -. Senza i donatori, senza i libribeati, non sarebbe nata questa intervista. Si tratta soprattutto di amici a cui l’ho proposto, non ci è voluto niente. Il feedback dei libribeati oscilla fra il soddisfatto e l’entusiasta».

Per coinvolgere i ragazzi nel sentire proprio il dono, il giovane marsalese usa un piccolo trucco: «propongo di firmare i libri perché è bello. Quasi tutti accettano, e mentre tracciano il proprio nome sulla pagina sento in loro l’orgoglio di questa loro azione, l’entrare in un circuito di persone simili che hanno fatto la stessa azione per donare lo stesso libro. Significa che non siamo soli. È un momento mistico».

A Riccardo e ai suoi amici non interessa la pubblicità, non interessano contributi pubblici: «#Libribeo è una iniziativa privata, con una propria identità. È un piccolo ecosistema perfettamente funzionante».

Io, scoperta la piccola iniziativa, invece, ho voluto egualmente parlare di questo progetto perché possa essere da esempio per tanti altri cittadini, giovani o meno, in altre città. Magari nel capoluogo di Trapani; anche se qui non esiste una biblioteca comunale vera e propria.

La loro iniziativa spontanea sposa, in verità, un problema serio: gli italiani leggono poco con tutte le conseguenze sul lato dello sviluppo individuale e pure sociale. Ne ha discusso, di recente, anche la Camera dei Deputati che ha approvato una legge per incentivare la lettura. La legge ora è al Senato.

Certo Riccardo apprezzerebbe che il Comune di Marsala fosse più attento alla propria struttura e ai cittadini che la frequentano. «Da semplice utente posso confermare che la Biblioteca di Marsala ospita forme di vita intelligenti. Si tratta quasi solo di studenti, a cui vanno sommati i lettori che prendono in prestito i libri e li leggono a casa. Sarebbe bello se la Biblioteca di Marsala potesse scegliere i proprî orarî e il proprio ordine interno. Invece dipende dalla mediazione esterna del Comune, che si occupa di altro. È un vero peccato che sia chiusa ogni sera e nel weekend», ci spiega.

Come scegliete i libri da acquistare, gli domando infine. «Scelgo solo libri che la Biblioteca non abbia già. Poi uso tre criterî: il livello di popolarità segnato su Goodreads.com, il nome dell’autore e l’argomento trattato. Propongo un testo, un libro-beo, gli interessati donano un librib€uro e, raggiunta la quota, lo compro scontato su Libraccio.it. Per ora si tratta soprattutto di saggî, inchieste e grandi classici, in futuro anche romanzi e graphic novel. #Libribeo vuole completare la Biblioteca di Marsala!».

Di #Libribeo esiste una pagina Instagram.

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