LO SPORTING PASSEGGIA SUI RESTI DELL’ENTELLO

ALCAMO (TRAPANI) – L’Entello torna sconfitto 12-1 da Alcamo, ad opera dello Sporting, quinta forza del torneo di serie D.

Un risultato che non ha attenuanti e che certifica che l’Entello Erice s’è “vaporizzata”. D’altro canto subire, a questo punto del campionato, la sconfitta piu’pesante della stagione è significativo. Com’è significativo affrontare la trasferta con soli 7 giocatori, avendone 17 come tesserati!

Nonostante tutto, la gara non ha avuto una partenza disastrosa. Per circa una ventina di minuti i ragazzi si sono difesi con un certo ordine e provato a “pungere” di rimessa e lo Sporting – che sabato scorso aveva battuto la capolista 5-1 – , squadra quadrata ed ordinata ma priva di individualità d’eccellenza, ha avuto difficoltà a “bucare” il bunker granata.

Il naturale calo fisico, a fronte del limitato numero di “cambi”, e, coll’allargarsi del risultato, il calo di “tensione” agonistica, hanno avuto il loro peso, ovviamente, nel graduale dilatarsi del risultato. Solo negli ultimi 5 minuti della prima frazione la gara s’è “chiusa”: dal 2-0 s’è piombato nel 5-0. Tuttavia, subito l’1-0, l’Entello aveva avuto una clamorosa palla per il pari sui piedi di Luca Cordaro, servito in area da un buon pallone filtrante di Alessio Messina. Il portiere locale, tuttavia, ha salvato la propria porta con una spericolata uscita.

L’Entello era sceso in campo con ancora il 53enne Carlo Maltese fra i pali, l’ericino doc Carlo Domingo quale centrale difensivo – e che è stato “costretto” ha farsi tutti i 60 minuti della gara nonostante avesse esaurito ogni energia -, Alessio Messina e Luca Cordaro esterni e capitan Nino Poltese in avanti. In panca Pietro Ferrara a dare il cambio agli esterni e Lollo Miceli all’avanti.

La ripresa aveva visto, dopo pochi minuti, l’uscita di Alessio Messina, troppo nervoso, e troppo lontano dalle richieste tecnico-tattiche dell’allenatore. In campo rilevato Pietro Ferrara che ha messo in mostra, almeno, le sue indiscusse doti di corridore, un sano agonismo, e, perché no, anche qualche interessante spunto tecnico. Indubbiamente è su elementi come Pietro, e come Carlo Domingo, che l’allenatore deve puntare in questo finale di stagione e “lavorare” per costruire la nuova squadra della prossima stagione.

Andati subito sul 7-0, l’Entello ha poi avuto una buona reazione, e, con Lollo Miceli, ha realizzato la rete della bandiera e sfiorato un’altra marcatura. Anche Nino Poltese ha avuto un paio di ottime occasioni (sprecate o stoppate dall’attento estremo difensore locale). La gara ha subito un nuovo strappo nel finale, col risultato, dal 7-1, che è piombato in un punitivo 12-1. Ciò “grazie” agli ampi spazi che l’Entello ha concesso al gioco di rimessa dello Sporting.

Sabato l’Entello Erice è attesa dall’ultima trasferta stagionale, a Mazara, in casa del Real. Si attende un altro pesante rovescio. Il tecnico promette di mettere “fuori rosa” chi non crede piu’ nel progetto-Entello e dare piu’ spazio, quindi, a chi può dare un proprio contributo la prossima stagione.

Nelle altre gare del turno: la Giudecca Erice, anch’essa in formazione “balneare”, benché terza forza (per poco, ancora) del torneo, va a prendere sette “sberle” da Lo Zodiaco Alcamo, il Città di Marsala, in ripresa, supera 3-0 il Madre Teresa; la Nuova Sportiva del Golfo supera l’esame derby col Castellammare (ma solo 6-4), il Fontanasalsa va a prendersi i tre punti sul campo dell’ultima della classe, i Boscaioli Marsala (5-0).

SPORTING-ENTELLO, LE PAGELLE.

C. MALTESE, 6,5 gli arrivano da tutte le parti, fa quel che può, con la serietà della sua età. C. DOMINGO, 6,5, qualche disattenzione sui “secondi pali”, ma lotta come un leone anche quando ha esaurito la benzina, chiude, propone, in un’occasione arriva ad una buona conclusione; P. FERRARA, 6,5, si fa trovare pronto alla chiamata, corre per due, lotta su ogni palla, con le limitazioni di un giocatore che quest’anno è stato impiegato poco, sballate le conclusioni in porta, ma da dei buoni appoggi agli avanti; L. CORDARO, 6, c’è l’impegno, e, a volte, anche la lucidità, cede fisicamente nei finali di tempo; A. MESSINA, 4, il nervosismo non l’aiuta, dopo una decina di minuti iniziali giocati in maniera attenta, va nel pallone; nella ripresa proprio non c’è e va a farsi la doccia; N. POLTESE, 5, un quarto d’ora giudizioso, poi si ferma e da fermo può giocare alla play-station non a calcetto, non trova piu’ la via della rete; L. MICELI, 4,5, ha il merito del gol della bandiera, il demerito di giocare spesso da solo, di non rientrare, di perdere ogni contrasto fisico cogli avversari, d’innervosire i compagni, una “scommessa” persa il suo inserimento in squadra.

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