REGIONALI: ECCO I GRILLINI

Comizio dei Grillini

Comizio dei Grillini

VALDERICE – Si sono presentati ieri sera, presso la Sala “Mazzara” di Valderice, ai propri elettori (un po pochini per dire la verità…) i tre candidati “deputati” trapanesi della Lista “Amici di Beppe Grillo”. Noi siamo andati ad intervistarli. Si tratta di Lucia Calì, Vita Schifano ed Ignazio Billera. Ecco le loro risposte.

Lucia Calì (sul sito di Sonia Alfano Presidente alcune note su chi è), è la prima che “affrontiamo”, ti candidi ad una carica politica qual’è quella di deputato regionale. Ma cosa ne sai tu di politica? «Poco – ammette con sincerità – so cos’è la legalità e so cos’è la mafia perché l’ho vissuta personalmente perché anch’io sono una vittima della mafia (il marito, poliziotto, è stato gravemente ferito nell’attentato al giudice Palermo dell’85, NdR)».

Lucia Calì

Lucia Calì

«So – prosegue – che noi abbiamo un programma attuabile, benché sintetico (eccolo qui). Un programma scritto dai giovani volontari dei Meet-up sulla base delle proposte che giungevano dalla “rete”. Ed è un programma ancora integrabile …».

Alle nazionali, insistiamo, voti sinistra, destra, centro o … non voti, come propone Beppe Grillo? «Non voto – assicura Lucia Calì – perché non mi rispecchio in alcun Partito. Nutro una simpatia per Di Pietro ma non lo voto per non essere incoerente, diversamente da Di Pietro che si è alleato ad una coalizione (Veltroni Presidente, NdR) che in lista ha gente in qualche modo coinvolta in rapporti coi mafiosi (l’ennese Vladimiro Crisafulli – diessino -, ad esempio, NdR). Di Pietro, quindi, ha scelto la strada sbagliata …».

In sala scorre un video di una delle “performance” di Beppe Grillo, a metà tra comizi politici e spettacoli, si afferma che, in Italia, «l’indice di libertà di stampa è al 74° posto nel mondo», che «i giornalisti sono sotto il cappello dei potenti». Un preludio al V-DAY 2 del 25 aprile prossimo ed alla presentazione dei tre referendum abrogativi contro la “casta” della stampa. Chiediamo a Lucia cosa ne pensi. Lucia fa “cilecca”, mostra di essere poco preparata all’argomento, si limita a ricordare, però, che «il padre di Sonia Alfano – giornalista – è stata ucciso dalla mafia».

Vita Schifano

Vita Schifano

La parola passa a Vita Schifano (qui, sempre sul sito dell’Alfano, un suo piccolo curriculum). Vita, scrive sul sito di Sonia Alfano, ha un sogno: «che i Siciliani alzino la testa e votino per la gente onesta, non i soliti politici corrotti, non i politici collusi, non i politici indagati per mafia».

A Vita rivoltiamo le accuse fatte, recentemente, da Rita Borsellino a Sonia Alfano: «Stimo Sonia, ma con la sua candidatura indebolisce il fronte di Anna Finocchiaro e quindi, indirettamente, rafforza e porta a vincere quello di Raffaele Lombardo…». Vita, come stanno le cose?

Vita è chiara e netta: «Non abbiamo accettato la posizione della Borsellino che prima si era proposta anche per “correre” anche sola – e noi pensavamo d’appoggiarla – e poi si è messa con la Finocchiaro. La stima per la Borsellino è grande ma non possiamo associarci alla Finocchiaro. Inoltre abbiamo scelta di presentarci anche per promuovere la nostra associazione. D’ora in poi, infatti, usciremo dal ristretto spazio della “rete” e saremo anche fisicamente presenti tra la gente, aprendo delle sedi. E poi, ritornando ai “grandi” della politica: noi crediamo di prendere i voti di chi non andrebbe a votare, dei delusi della politica, sia di destra e sia di sinistra».

Molti dei “grillini” sono convinti che lo sbarramento del 5% non sia così distante. Che c’è una larga fascia della popolazione delusa dai “professionisti” della politica, dai Partiti tradizionali e dai “grandi” Partiti in particolare.

Incontriamo, quindi, il terzo candidato Ignazio Billera (ancora sul sito della Sonia Alfano presidente un suo ricco curriculum).

Ignazio Billera

Ignazio Billera

Ignazio, perché candidarsi e perché candidarsi con Beppe Grillo? «Mi sono candidato con Sonia Alfano e non con Beppe Grillo – precisa -. Grillo è solo l’ispiratore. La politica è una cosa sporca e non ci si deve mettere le mani, dice qualcuno. Ma io, che non mi sento rappresentato da una parte o dall’altra, ho deciso di metterci la faccia …», risponde. Si ma non centra la domanda, ci gira intorno.

Poi prosegue: «Noi crediamo nella libertà della Sicilia, dopo i Vespri del 1281, che nel 2008 deve iniziare a svegliarsi e non essere suddita di nessuno. Noi abbiamo problematiche diverse dal resto del territorio …».

Discorsi “autonomistici”, insomma, che ci “invitano a nozze” per l’ultima domanda. Le “Lista Civiche” non hanno mai funzionato. Sono sempre state, e ne abbiamo esempi vicini a Trapani ed Erice (caso Guaiana a Trapani, caso Tosto qualche anno fa ad Erice, NdR), dei “contenitori” dove c’è stato dentro di tutto e dove il “furbo” di turno ha approfittato per “scalare” la politica e sedersi sulla poltrona. La poltrona di deputato regionale è poi molto ricca …

Insomma, cattivelli, chiediamo a Billera, «Il 15 aprile sei eletto … prima iniziativa: passi coll’MPA?». Ignazio non risponde chiaramente neanche qua, ci gira intorno, da grande “politico”. «Siamo la prima lista civica regionale – si “scusa” – non esiste un “case story”. Comunque per aderire alla Lista di Beppe Grillo abbiamo firmato un protocollo che prevede solo due mandati politici nella vita, non ho intenzione di fare il politico, io faccio un lavoro».

«In ogni caso noi porteremmo avanti il programma, anche facendo l’ago nella bilancio al Parlamento regionale, pur di portare avanti il programma …».

Poi inizia il suo discorso ai presenti, parla di occasioni che si presentano una volta nella vita, che bisogna saperle prendere al volo … scusa Ignazio ma tu confermi i nostri timori … noi non votiamo per le liste civiche, votiamo per le ideologie (liberiste, socialiste, comuniste, confessionali…) anche se, spesso, sono poi male rappresentate, è vero, dagli uomini che vengono eletti nelle istituzioni. Ci danno, comunque, più garanzie rispetto ad un voto … alla cieca.

Per il candidato Presidente, invece, no. L’avevamo già pubblicamente detto e lo ribadiamo: noi voteremo Sonia Alfano. Non sarà eletta. Ma il nostro voto, con tanti altri, sarà un, piccolo, segnale ai "potenti" della politica: siamo "incazzati neri" della loro condotta inconcludente, incoerente e, a volte, disonesta.

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