Ho fatto una scommessa con Jo: Ecco chi vincerà le elezioni di giugno!

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Chi non ha visto almeno una volta il film tormentone d’ogni Natale, “Una poltrona per due”, con Eddie Murphy?

Visto tutti, vero?

i fratelli DukeIl nocciolo del film stava in una scommessa. I fratelli Mortimer e Randolph Duke, miliardari ed avari, sono in disaccordo su sulle motivazioni che spingono l’uomo alla criminalità e svolgeranno un “esperimento” sociale sul cui esito scommettono … un dollaro.

Anch’io e Giuseppe “Jo” Marascia abbiamo fatto una scommessa.

La Democrazia esiste? Ecco l’esperimento sociale tra me e Giuseppe “Jo” Marascia.

avv Giuseppe Marascia

avv Giuseppe Marascia

Ne abbiamo discusso per un anno, abbiamo svolto pure alcune conferenze alla biblioteca “Fardelliana”. Il ciclo s’intitolava “dannunzianamente” Italia o Morte!

Per avere una risposta definitiva abbiamo presentato una Lista Civica alle prossime comunali, “Città a Misura d’Uomo”.

La Legge elettorale non è rappresentativa

Contro la Democrazia disquisì per primo l’Avvocato Marascia. Peppe parlò di «Democrazia fantasma» e anche di legge elettorale: «La Democrazia non può prescindere da un sistema elettorale che garantisca la totale rappresentatività del Popolo. Non può esservi dubbio sul fatto che il miglior sistema elettorale funzionale a questo scopo sia quello proporzionale puro», sostenne.

Lo “sbarramento” del 5% e il sistema “maggioritario” dell’assegnazione del 60% dei seggi – alle Comunali – a chi ottiene solo il 40% dei suffragi certo rema contro la rappresentatività e quindi la Democrazia.

Giacalone, Salvo e Todaro

Giacalone, Salvo e Todaro

Il Consenso è truccato dai mass media

Contro la Democrazia illustrai come il «Consenso è truccato». «Il primo sistema di manomissione legalmente lecita – sostenni – è quello che viene “indirizzato” tramite i mass media». Poi, spiegai come «L’Amministratore al potere, ad esempio, può designare un’impresa, piuttosto che un’altra, o un professionista “amico”, piuttosto che un altro, per svolgere un determinato lavoro e quindi per percepire un determinato reddito». «Questo “potere” consente a chi amministra di avvantaggiarsi dal punto di vista elettorale perché crea consenso in chi ottiene, e in chi spera di ottenere, l’assegnazione di un lavoro urgente, l’offerta di un servizio, l’assegnazione di un incarico», conclusi.

Notate che sui “mass media” siano presenti certi candidati piuttosto che altri? Notate che per certuni si pubblicano “dichiarazioni” senza senso, di interesse concreto zero? Ebbene basta comprare uno spazio pubblicitario per avere più … evidenza per ogni “comunicato” (spazzatura o meno), per avere pubblicata un’immagine più accattivante o meno. Chi non paga? Spazio zero o quasi.

Giuseppe Cavarretta Conferenza Demagogia

Giuseppe Cavarretta

I demagoghi hanno vita facile coi loro slogan

Contro la Democrazia si schierò Giuseppe Cavarretta alimentando il dibattito nella conferenza «Dalla Democrazia alla Demagogia».

Per il relatore la conclusione del ragionamento fu bella e pronta: «Se demagogia vuol dire trascinare il popolo, se da un lato ci sono dei demagoghi che trascinano, dall’altro c’è un popolo che si lascia trascinare. E lo fa perché, fondamentalmente, non gliene interessa nulla di far funzionare la democrazia, vuole risultati senza partecipare realmente e criticamente al processo democratico con cui si conseguono quei risultati».

Per Cavarretta, «da questo disinteresse si innesca qualcos’altro: ovvero che chi vuole, non fare politica, ma vivere di politica, si limiterà ad offrire, predisporre un menù slogan compatibili tra loro, a vendercelo, senza sapere come e quando realizzare certe promesse».

Di questi giorni le “mirabolanti” battaglie “contro” tutto e tutti dei demagoghi di professione: i grillini.

Democrazia Si, Democrazia No? La scommessa

La scommessa, dicevo.

l'EuroIo e Giuseppe “Jo” Marascia abbiamo scommesso un euro; quello che abbiamo posto al centro del simbolo della Lista Civica “Città a Misura d’Uomo”.

“Jo”, un romanticista, crede ancora nella Democrazia. Parla, concede interviste, scrive discorsi, comizia, risponde punto su punto su Facebook.

Io no. Io dico che è tutta una farsa. Che la Democrazia non esiste. Che il consenso è manovrato dai demagoghi e dai “mass media” d’informazione a pagamento. Che il voto è offerto ai demagoghi dai cittadini “stanchi” – non hanno “tempo”, dicono – di veramente partecipare, di ascoltare, di capire. Che al Popolo basta avere un Padrone cui affidarsi, docilmente. E’ rassicurante avere un Padrone.

Sostengo insomma, che il risultato dell’11 giugno è scontato: vinceranno i “Populismi”, i “Demagoghi”. Che la “campagna elettorale” è solo un’inutile spreco di tempo e di soldi.

Chi vincerà la nostra scommessa, io o “Jo”?

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