SCRUTATORI, IPOCRITI E SORDI

Giacomo-Tranchida

Giacomo-Tranchida

ERICE – Un grande spettacolo, quello andato in “scesa”, ieri, al Centro Sociale di San Giuliano. Una commedia, anzi una “macchietta”, la macchietta della politica! Personaggi principali il sindaco Tranchida e i consiglieri-componenti la Commissione Elettorale Lella Pantaleo (Forza Italia) e Alberto Mazzeo (Udc). Tutti e tre impegnati in “monologhi” tra sordi … ognuno, con abbondante ipocrisia (in certi momenti scaduta nel “ridicolo”), a recitare la sua parte, ma senza ascoltare l’altro.

Oggetto della commedia era la “nomina degli scrutatori” per le operazioni di voto delle Politiche e delle Regionali. Nella rappresentazione non mancava anche la “comparsa” che faceva la parte del “muto”: il consigliere del partito di Tranchida, Michela Errera.

 

Diciamo subito, per sgombrare il discorso da equivoci. Avevano ragione tutti.

Aveva ragione il consigliere di Forza Italia dott. Lella Pantaleo quando affermava che la normativa prevedeva la “nomina” degli scrutatori da parte dei consiglieri-membri della Commissione elettorale.

Aveva ragione il sindaco di Erice Giacomo Tranchida quando sosteneva che la norma non dettava il “criterio” da adottare per giungere alla nomina e che si potevano ravvisare due criteri: il “sorteggio” tra i cittadini iscritti – a domanda – nell’albo degli scrutatori e la “raccomandazione”.

Aveva ragione il consigliere dell’Udc avv. Alberto Mazzeo quando cercava di far rilevare come, lo stesso sindaco che ora sosteneva l’opportunità di giungere alle nomine attraverso il criterio del “sorteggio” aveva nominato “per raccomandazione” (legalmente) i propri consulenti (legali, tecnici ecc) anziché, anche lì, provvedere ad un “sorteggio” tra gli iscritti ai relativi albi professionali.

Tuttavia le loro “ragioni” si scontravano con “buon senso” e con la “rigidità” della “controparte”.

Non si comprende perché la dott. Lella Pantaleo, che in passato aveva mostrato capacità e moderazione, si sia irrigidita nel voler indicare lei gli scrutatori di sua fiducia. La scusa addotta che con criterio della “segnalazione” si potessero individuare cittadini più “motivati” non solo non ci convince ma, al contrario, non rileva la “buona fede” del consigliere. Io, ad esempio, iscritto regolarmente nell’albo, ero pianamente “motivato” a svolgere il compito, ma non per questo mi ero “raccomandato” alla Pantaleo …

Con la motivazione – dalla stessa Pantaleo aggiunta in sostanza – del timore di “brogli” (la Pantaleo ha ricordato come le scorse elezioni hanno visto vincere l’Ulivo per soli 25.000 voti) si sfiora il ridicolo. Non sono gli “scrutatori” ad assicurare la regolarità del voto ma buoni “presidenti di seggio” e, ovviamente, preparati “rappresentanti di lista”!

Anche la posizione dell’avv. Mazzeo ci ha lasciato interdetti. Con una valida retorica era giunto ad accusare di “ipocrisia” il sindaco Tranchida. A questo punto se avesse “accettato” il sorteggio sarebbe stato da “applausi”. Ma Mazzeo è rimasto “prigioniero” degli “accordi” e ha fatto una misera figura quando ha iniziato a compilare i “pizzini” coi nomi dei “raccomandati”.

Tranchida, il giorno prima, con un comunicato aveva accusato gli stessi cittadini che stavano «vendendo loro la nomina a scrutinatore in cambio dei voti per le prossime elezioni» ma non arrivava a comprendere come lo stesso aveva fatto lui nominando i suoi consulenti tra gli amici del suo partitino.

Tranchida si è difeso dalle accuse di Mazzeo sostenendo che i consulenti li ha scelti tra i “suoi” uomini facendo risparmiare l’Amministrazione comunale ed assicurando gente “motivata” a portare avanti il “suo” programma elettorale … risposte assolutamente non convincenti: il risparmio era intrinseco nell’importo pubblicizzato nel relativo “avviso pubblico” e per quanto riguarda il programma … a distanza d’un anno dall’insediamento … beh, non abbiamo visto nulla!

Insomma il Tranchida “moralizzatore” della politica non convince: Tranchida, piuttosto, assomiglia al Fariseo al tempio … che vede la pagliuzza negli occhi degli altri e non la trave nel proprio!

Ciò non toglie che la Destra ha perso l’ennesima occasione per “scavalcare a sinistra” lo stesso Tranchida: ma quanti voti pensano di “acquistare” coi circa 7 scrutatori “spettanti” ad ognuno di loro? Purtroppo, il livello “politico” di questa Destra è veramente infimo.

Certo che poco dignitoso è – per circa 150-200 euro che non risolvono i problemi dell’economia di una famiglia – giungere a “lottizzare” la nomina pure degli scrutatori. La vecchia e mala politica ad Erice continua a resistere …

Come finisce la storia? Tranchida-1 e Tranchida-2 (alias Errera) ha nominato i “suoi” 67 scrutatori per sorteggio pubblico mentre Pantaleo e Mazzeo, dopo aver scorso – con una forte dose di “faccia tosta” – i loro “elenchi” consegnavano i loro 67 “pizzini” dei raccomandati al segretario di seduta …

Io “m’avìssi vriògnato” … ma di “politica”, io, non ne capisco nulla.

 

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