TRAPANI BASKET DAI DUE VOLTI

BasketTRAPANI – MATERA 89-68 – Gli spettatori escono contenti dal Palailio stasera. Con un sol biglietto han visto due partite. Una (il primo tempo), certo, con un Trapani, ancora orfano dell’infortunato pivot Camata, pasticcione, incapace di centrare il canestro e conclusasi con una sconfitta (32-38) limitata grazie solo ad un buon Virgilio. L’altra – il secondo tempo – dove davanti ad una Banca Nuova Trapani aggressiva, irresistibile, a momenti spettacolare, si trovava difronte un Matera (capolista) non più la squadra quadrata del primo tempo, ma una squadra nervosa e, a sua volta, incapace di trovare il canestro.

Insomma nel secondo tempo Trapani realizzava ben 57 punti (contro i soli 32 del primo) e ne subiva 30, non solo recuperando i sei di svantaggio prima accumulati ma aggiungendone altri 21 sopra gli ospiti. Dagli spogliatoi era rientrata, complice pensiamo una “strillata” di mister Tucci un’altra squadra, dove Antrops e Verri lottavano su ogni palla, e con una mano “caldissima” da tre. Ancora Antrops, oltre che Caprari, Tessitore e lo stesso Virgilio letteralmente “bombardavano” dai 6,25 il canestro del Matera con percentuali positive assurde. Se poi, in un paio d’occasioni, anche la “fortuna” si è messa ad “aiutare” i granata … allora ecco spiegato il risultato.

PRIMO QUARTO – Trapani ancora senza Camata, dicevamo. Il gigante non ha recuperato dalla sublussazione che non gli permette d’usare il braccio sinistro. E’ sostituito dal giovane Verri. La Banca Nuova che deve “per forza” vincere per far dimenticare la quarta sconfitta esterna consecutiva, riconquistare il primato in B/1, e centrare l’ammissione alla Winter Cup, parte sparata. Aggressiva in difesa (ad uomo) e volitiva in attacco. Ma è una fiammata. Matera, difesa a zona e maggiore precisione a tiro si dimostra una squadra ben quadrata. Il primo canestro è una tripla di REALE, e dopo il pari del Matera, giunge l’affondo di VIRGILIO che segna da sotto e realizza il canestro per il fallo subito. La partita è “lenta” ed equilibrata. Da segnalare la prestazione di VIRGILIO, i recuperi sotto la plancia di VERRI ed una tripla (sarà la prima) di ANTROPS. Nel finale gli errori dei granata aumentano e Matera prende, pian piano, le distanze: 16-23, più sette per gli ospiti.

SECONDO QUARTO – Trapani sempre in “mano” a VIRGILIO, con i suoi cambi di velocità e le sue percussioni profonde. Il nostro prode, predicando in un deserto (il resto della squadra non supporta e continua a sbagliare tutto), si stanca e viene sostituito a metà tempo. Trapani è a meno nove a 4:13 dalla fine (25-34). Mister TUCCI a 1:35 stravolge la squadra mettendo contemporaneamente in campo tre cambi: rientra VIRGILIO assieme a VERRI e GENNARI (quest’ultimo in giornata assolutamente negativa). Un canestro di STIJEPOVIC a 38 secondi dalla sirena ed una tripla di VIRGILIO a un solo secondo dalla sirena di metà gara riducono lo svantaggio a solo meno sei. 32-38.

TERZO QUARTO – Cosa han bevuto i granata negli spogliatoi? Non lo sappiamo, ma è certo che i nostri corrono ora a mille, combattono su ogni palla, trovano sempre più spesso il canestro e le triple si susseguono. Il pubblico si carica e finalmente il Palailio diventa una bolgia. Di contro il Matera, sin a quel momento padrone (per assenza di avversario, non tanto per meriti propri) del campo, si disunisce, i giocatori cominciano a litigare tra loro, ed il loro allenatore piuttosto che a guidare la squadra pensa a litigare col “tavolo” strappando un tecnico. VIRGILIO e VERRI continuano a recuperare palloni su palloni sino a che ANTROPS, da tre, mette dentro a 5:02 dalla fine, la palla del sorpasso: 45-43. Dopo aver messo la “freccia” Trapani prende il largo. VERRI, che tira poco ma lotta come un leone, segna il canestro del 50-45 a 3:10. Anche TESSITORE comincia a mettere dentro i primi canestri. A 34” azione di contropiede conclusa ancora da TESSITORE da sotto e quindi sulla sirena (il tabellone segna 0:00) CAPRARI dall’angolo mette la tripla del vantaggio a doppia cifra: +13 per Trapani (59-46). Il parziale di questo quarto parla da solo: 24-8 per i locali. Matera ha buttato via la partita.

QUARTO QUARTO – Diventa un tiro a bersaglio, anche se Trapani, gravata da falli che fanno uscire prima VERRI (a 6:31) e poi REALE (a 5:58) da più spazio ai tiri degli ospiti. Ma le “triple” ora sono una appresso all’altra. A 7:57 l’episodio più spettacolare (e non cercato): VIRGILIO esauriti i 24” della propria azione, da tre quarti campo, spalle a canestro, butta la palla all’indietro e … incredibilmente lo centra! Tre punti da spezzare le gambe agli avversari. Subito dopo, da due, CAPRARI deposita dentro la palla del 66-48 (+18). TESSITORE mette dentro, dall’angolo, la tripla del +19 a 7:09. Ancora tripla di TESSITORE un minuto dopo (e siamo +20). Passa una manciata di secondi (siamo a 5:40) e TESSITORE, stavolta dall’altro angolo, trova la terza tripla consecutiva. Ad 1:54 segue la tripla di ANTROPS, che raddoppia venti secondi sopo (e siamo a +24 Trapani, 85-61). Esce VIRGILIO, tra l’ovazione del pubblico (che quest’anno al Palailio ha visto solo vittorie), per dare spazio al giovane PELLEGRINO, classe 91. Ad 1:03, con due tiri liberi ancora di TESSITORE si raggiunge il massimo vantaggio: 87-61 +26. Negli ultimi 20 secondi di gara, con una tripla e due liberi gli ospiti riducono lo svantaggio. Per Trapani è difficile dire chi sia stato – nel secondo tempo – il migliore. Cinque su tutti: VIRGILIO, ANTROPS, CAPRARI, TESSITORE e VERRI. Ma positiva anche la prova di STIJEPOVIC. Non pervenuto il solo GENNARI, REALE a corrente alternata (tante palle perse in attacco e buoni recuperi in difesa). Matera esce comunque notevolmente ridimensionata. Il parziale di tempo è un elevato 29-22, per un finale 89-68.

BANCA NUOVA TRAPANI: Virgilio 23, Stijepovic 2, Verri 6, Caprai 8, Camata n.e., Tessitore 22, Gennari 0, Reale 5, Antrops 23, Pellegrino 0. All. Tucci

BAWER MATERA: De Monaco 0, Gottini 2, Barozzi 8, Malamov 18, Resta n.e., Longobardi 18, Maggioni 9, Basanisi 5, Vinciguerra 0, Candido 8. All. Miriello

Arbitri: Sivieri Marco di Vigarano Mainarda (FE) e Capurro Michele di Reggio Calabria (RC)

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