Trapani, Politiche: A chi andranno i voti del fu M5S?

La domanda che risuona nelle teste di chi segue la politica è: chi conquisterà quell’elettorato, di protesta senz’altro, che il Movimento Cinque Stelle ottenne nel 2018 e che, invece, presumibilmente questa volta perderà per la sua dimostrata incoerenza durante i governi Conte?

I Cinque Stelle? Basta il solo Reddito di Cittadinanza per salvarli?

Ricordo che a Trapani i grillini conseguirono, con la mazarese Piera Aiello, addirittura il 53,98% ( mi riferisco ai dati del proporzionale della Camera dei Deputati, dove votarono anche i diciottenni ), 16.532 voti. Il 25 settembre difficilmente andranno molto oltre i soli tremila voti ricevuti alle successive comunali ( 9,85% ).

Basti pensare che alle recenti “primarie” del “capo progressista” ( PD, LeU e M5S ), in vista delle elezioni regionali del prossimo novembre, nel capoluogo la candidata grillina Barbara Floridia ha racimolato 65 voti ( comunque il 21% degli appena 311 votanti del capoluogo )!

La Destra Estrema: sondaggi e situazione a Trapani non combaciano

Secondo sondaggi di cui dubito l’attendibilità, l’Estrema Destra dovrebbe ottenere “la parte del leone”. Almeno a livello nazionale.

A Trapani, però, l’Estrema Destra è di fatto inesistente.

Uscito di scena per via giudiziaria il senatore Antonio D’Alì, Forza Italia oggi nel capoluogo non conta nemmeno un consigliere comunale. La Lega Nord, che aveva sfiorato il 5% nel 2018, esce con le “ossa rotte” da anni di beghe interne che hanno azzerato la propria attività politica locale. Fratelli D’Italia ha invece provato ad organizzarsi sul territorio, ma parte da meno che il 3% delle precedenti politiche.

La Destra Moderata? Un PD trasformista saprà attrarre elettori?

Anche il Partito Democratico naviga in brutte acque. La conquista dei sindaci a Trapani, ed a Erice, è da accreditare non ai meriti di un PD assente dalla vita politica e sociale ma dalle alleanze spurie con ampie fasce della Destra storica locale.

I suoi “cespugli” ( Verdi e Sinistra Italiana ) sono modesti: 111 voti per Fava alle primarie del PD di qualche giorno fa. Solo il 2,16%, con 662 voti al marsalese Daniele Nuccio nel 2018.

La Sinistra alla ricerca del “miracolo” con Unione Popolare

La Sinistra – Sinistra , infine, assente per ora e da anni dal capoluogo, nel 2018 subì l’umiliante zerovirgola con Potere al Popolo ( 120 voti, 0,39% ) e col Partito Comunista dei Lavoratori ( 68 voti, 0,22% ).

Potere al Popolo stavolta ci riprova ma con un nuovo vestito e nome: Unione Popolare, ennesimo errore comunicativo. Come costruire una fidelizzazione se cambi nome e logo ogni anno?

Il loro front-man è l’ex magistrato Luigi De Magistris.

Fare peggio dell’altra volta sembra impossibile, comunque!

La Destra demagogica del mondo no euro – no vax

Oggi, tuttavia, la novità è rappresentata dai partiti almeno sedicenti anti-sistema e no-vax quali “Italexit” di Luigi Paragone, “Italia Sovrana” del discutibile Francesco Toscano e del sedicente comunista Marco Rizzo, e da “Vita” neo-nata alleanza tra il Movimento 3V, Sara Cunial e Davide Barillari due icone social nazionali del mondo “no-vax”.

Rappresenta un’incognita, però, quanto potranno raccogliere in termini di voti in assenza di conosciuti candidati locali.

Gli oscurantisti di Alternativa per l’Italia saranno gli outsider?

Temo invece, purtroppo, un successo di forze oscurantiste come quella di “Alternativa per l’Italia”, l’alleanza nata tra Mario Adinolfi e Simone Di Stefano. Nel 2018, da soli, rispettivamente col “Popolo della Famiglia” e “CasaPound” a Trapani ottennero 299 e 150 ( 93 andarono poi a Forza Nuova che oggi appare ridimensionata ).

Aspettiamo di sapere chi riuscirà a raccogliere le firme e quali saranno liste, candidati e programmi ideali per poter comprenere qualcosa in più.

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