TURISMO IN AUMENTO, MA QUANTI PROBLEMI …

Ignazio Carpitella

Ignazio Carpitella

TRAPANI – «Il trend delle presenze turistiche è innegabilmente in aumento, grazie alla presenza e agli investimenti di un vettore potente come Ryanair», ci dice Ignazio Carpitella, titolare del B&B Novecento, in via Conte Agostino Pepoli a Trapani, da noi raggiunto per un’intervista. Ma occorre scontrarsi con la «lentezza delle amministrazioni locali nell’adeguarsi (di promozione, quindi, nemmeno a parlarne) all’ampliamento della stagione turistica, con una mobilità difficile, con la mancanza di informazioni».

Ignazio Carpitella, 41 anni, ha vissuto in Lombardia per oltre 15 anni, là aveva studiato e lavorava. Ma ha sempre viaggiato, paesi e culture sono da sempre il centro dei suoi interessi. Così, nel 2003, ha cominciato a mettere a punto un progetto che, a poco a poco, è diventato la sua nuova vita: Novecento B&B apre nel 2005.

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L’inaugurazione del B&B

«Il mio B&B – ci racconta con evidente soddisfazione – si fa promotore di una filosofia di sostenibilità attraverso la riduzione dell’impatto ambientale (riduzione dei consumi – energia e acqua -, riduzione e separazione dei rifiuti http://www.900bb.com/sostenibilita.php) e incoraggiando gli ospiti ad esplorare il territorio servendosi di mezzi a basso impatto come mezzi pubblici e biciclette, che mettiamo gratuitamente a disposizione dei nostri ospiti. Inoltre stimoliamo i turisti alla conoscenza dei prodotti locali di qualità, che utilizziamo per le nostre colazioni, evitando di dirottare nostri ospiti al bar dell’angolo».

Poi torna a segnalare, con una vena di rassegnazione (oramai gli stessi problemi si ravvisano da cinque anni consecutivi, senza che nulla cambi), quelli che, secondo lui, sono, i macigni che ostacolo un corretto approccio col turista che viene a Trapani.

Si comincia colla
«mancanza di informazioni, che si manifesta quotidianamente e in modo capillare: dall’assenza di indicazioni alle fermate di bus e corriere (chiederle in altre lingue sarebbe utopia!) ai ridotti orari di apertura e alle difficoltà linguistiche del personale dell’ufficio informazioni turistiche alla tardiva segnalazione dei cambiamenti stagionali di orari di bus urbani ed extraurbani».

Per poi continuare con una «mobilità difficile: in città il servizio di bus termina all’ora di cena, lasciando chi risiede fuori dal centro storico – e non solo i turisti – tagliato fuori. Inoltre alcune zone strategiche, come il lungomare Dante Alighieri, sono servite solo durante una stagione estiva concepita in termini assai ristretti rispetto alle possibilità meteorologiche della zona e all’effettiva domanda turistica».

Per concludere con – lo si diceva già – la «lentezza dell’amministrazione nell’adeguarsi (di promozione, quindi, nemmeno a parlarne) all’ampliamento della stagione turistica. Un esempio: le spiagge non vengono pulite regolarmente prima di giugno, mentre i turisti che vengono dai paesi nordeuropei cominciano a frequentarle già dai primi di aprile».

«Riguardo ai trasporti pubblici e all’ampliamento della stagione turistica, è inaccettabile che la funivia per Erice sia rimasta chiusa quest’anno fino all’imminenza della Pasqua e che osservi un intero giorno di chiusura settimanale (il lunedì) durante la stagione turistica. E’ inaccettabile che l’AST mantenga gli orari invernali (esempio: niente collegamenti per San Vito la domenica) fino a giugno. E’ inaccettabile che l’ufficio informazioni turistiche sia rimasto chiuso quest’anno fino al periodo pasquale».

Da oramai esperto operatore del settore ci spiega, infine, che a Trapani giungono due categorie di turisti. «Distinguerei due tipi di turista: (A) Quello che viene a visitare la nostra provincia, che si ferma generalmente da un minimo di 2 notti a una settimana, e (B) Quello che usa l’aeroporto di Trapani come base per visitare la regione, rimane a Trapani la notte del giorno d’arrivo e/o quella antecedente la partenza ed è interessato solo ad un appoggio, magari economico e vicino l’aeroporto. La promozione della nostra Provincia presso le località di partenza dei turisti, come viene attuata per esempio da alcune amministrazioni locali spagnole nei paesi del nordeuropa, potrebbe aumentare i turisti di tipo (A)».

Si, insomma, servirebbe programmazione, capacità e visione globale. Chiede assai, forse.

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