VIA IL COMANDANTE DEI VIGILI!

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE – Neanche 18 mesi e Mimmo Bonventre ha rinunciato. Il Comandante dei vigili urbani di Erice avrebbe rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni nelle mani del dirigente dell’Ufficio Personale pochi giorni fa. Il rapporto col sindaco Tranchida sarebbe diventato “incandescente” e Bonventre avrebbe preferito, dignitosamente, “staccare la spina”. Ad assicurarlo fonti istituzionali e interne agli uffici. Bonventre sarebbe oggi in ferie in attesa di abbandonare definitivamente il servizio (1 agosto o 1 settembre).

La notizia, tuttavia, non è stata ancora ufficializzata e dal Comando della Polizia Municipale non esce nessun comunicato ufficiale. Da altre fonti vicine all’Amministrazione, comunque, ci sarebbe una conferma indiretta, secondo la quale l’opera dell’oramai ex comandante Bonventre non avrebbe rispettato le “aspettative” del sindaco. Certo sarebbe, sempre secondo le stesse fonti, che già pochi mesi dopo l’ingaggio del già pensionato Mimmo Bonventre – zio dell’assessore Silvana Catalano – l’Amministrazione avrebbe “avvicinato” il comandante dei vigili di Valderice per proporgli di spostarsi ad Erice. Quest’ultimo avrebbe, però, rifiutato.

Da questa vicenda risulterebbe evidente che, ad Erice, col sindaco Tranchida, quello di comandante dei vigili è un posto “scomodo”. Tranchida, prima di Bonventre, aveva già “bocciato” (vedi Altratrapani del 22 dicembre 2007), la dottoressa Clorinda Di Franco, vincitrice di concorso e “costretta” alle dimissioni e il dottor Giacomo Ippolito, suo naturale sostituto.

Tranchida aveva pensato quindi di creare una nuova posizione nell’organico comunale per permettere il rientro dalla pensione di Mimmo Bonventre (vedi Altratrapani del 4 gennaio 2008). Un pesante costo per la collettività e per il bilancio del Comune che si veniva a trovare con due dipendenti, Bonventre ed Ippolito, col la massima categoria. La scelta era stata fatta, evidentemente, a discapito di un possibile “investimento” nell’aumento delle ore lavoro dei “precari” che svolgono solo part-time l’attività di vigile urbano.

Il sindaco di Erice, ligio al vecchio detto “U pisci fete da la testa” aveva creduto di risolvere l’impasse della Polizia Municipale cambiando il “timoniere”. I fatti dimostrano che ha sbagliato. Di vigili in strada, e specialmente del tanto decantato (ed ufficialmente istituito) “vigile di quartiere” neanche l’ombra; il traffico (via Cesarò, ad esempio) sempre in tilt.

Si dice anche che “errare è umano, ma perseverare è diabolico”. Il sindaco di Erice non avrebbe imparato dall’esperienza e, sembra, oggi, Tranchida s’appresterebbe a cercare, in mobilità da altri Comuni, un nuovo Comandante piuttosto che, nelle more di un concorso riaffidare l’incarico al dott. Ippolito. La “coerenza” (o la ”testardaggine”) del sindaco “muntisi” lo porterebbe a non cambiare la propria valutazione dell’ex-comandante ritenuto “inefficiente” (vedi Altratrapani del 5 gennaio 2008) e contro il quale avrebbe presentato, per diffamazione, un esposto alla Magistratura quando quest’ultimo si sarebbe lamentato del giudizio ricevuto.

Onestamente, non ci resterebbe che sperare, per il buon esito della vicenda, che Tranchida decidesse di fare lui il Comandate dei vigili e lasciasse la poltrona di sindaco a qualcun altro …

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