VITTORIA DELL’ENTELLO, MA CHE SOFFERENZA!

Giudecca - Madre TeresaERICE  (TRAPANI) – “Vogliamo ricordare i lati positivi della gara di oggi. Primo fra tutti i tre punti che fanno morale. Poi, ancora, le tre segnature realizzate a fotocopia che stanno significare che la squadra sta acquisendo il gioco di sponda sul secondo palo. Infine, il buon agonismo sfoderato. Agonismo che in taluni momenti s’è trasformato in cattiveria e fallosità, ma che è un fattore indispensabile anch’esso”, questo il commento di mister Salvo al termine dell’incontro che ha visto i granata dell’Entello Erice superare 3-2 un buon Castellammare 94.

E, forse, proprio la cattiveria è stata decisiva per la conquista dei tre punti. Stasera, nel palazzetto della Funivia, bisogna ammettere che la vittoria è da accreditare ai due fallacci da dietro con cui, prima capitan Nino Poltese e poi l’ultimo Marco Guastella, i ragazzi han fermato due pericolosissimi contropiede ospiti salvando il vantaggio. Col solo pegno di due ammonizioni (il “rosso” ci sarebbe, forse, pure stato) si sono evitate due reti quasi certe. Fra i “cattivi” stasera anche Alessio Messina per un “chiarimento” poco ortodosso con un avversario.

Detto questo, non bisogna però dimenticare di raccontare le reti. Nel primo caso Alessio Messina scende sulla fascia destra e dopo lo scambio con Nino Poltese (che si era allargato sull’angolo) insacca la sponda. Il Castellammare, tuttavia, realizzava poco dopo il pari battendo ancora sul primo palo Vincenzo Barbera. Il primo tempo si concludeva sull’1-1, anche se nel finale l’Entello aveva modo, ripetutamente, di insaccare specie con Poltese e Vito Cordaro. Anche gli ospiti, comunque, avevano delle buone occasioni con il nostro Barbera che, comunque, faceva buona guardia.

La ripresa vedeva i ragazzi di Natale Salvo ancora in rete con Nino Poltese, che concludeva un buon contropiede, cercando la sponda con Tonino Ravignani e quindi raccogliendo il pallone per insaccarlo sul secondo palo. Il vantaggio durava, però, forse un minuto. Il Castellammare replicava con un contropiede che trovava Alessandro Mannone troppo alto. La squadra, tuttavia, non si scomponeva e tornava su con Marco Guastella che insaccava un “facile” pallone dopo che Nino Poltese, ricevuto la palla dallo stesso centrale assieme al quale s’era involato, si “beveva” tutta la difesa.

Giudecca - Madre TeresaLa squadra, stavolta, coi denti e colle unghia difendeva il vantaggio sino al ternmine dei 4 minuti di recupero, se necessario anche scaraventando il pallone lontano. Bisogna spendere qualche parola per il Castellammare. La squadra ospite, oggi in divisa viola, ha pressato a lungo, e, forse, avrebbe meritato anche il pari. Tuttavia, a proprio discapito, ha pure mostrato l’incapacità di offrire una geometria che mettesse in difficoltà la difesa chiusa a riccio dell’Entello.

In chiusura, non bisogna dimenticare anche il “volto” negativo dell’Entello, se si vuole provare a migliorarsi e quindi cercare di raccogliere ancora punti. Primo di tutti il nervosismo di chi non comprende che le indicazioni del tecnico sono fatte nel tentativo di far bene all’intera “squadra”. E qui ricordiamo il capitano Poltese che ha mostrato un segno di insofferenza, nel primo tempo, verso la panchina, o che, in taluni frangenti del primo tempo ha dimenticato di avere dei compagni di squadra. Sono gesti che si comprendono per l’importanza della posta in gioco ma che non si giustificano.

Da dimenticare, infine, la gestione della palla. Sul vantaggio (prima 2-1 e poi 3-2) subire dei contropiedi ha dell’incredibile. Come ha dell’ingenuo il gettare i palloni avanti (e cioè consegnarli all’avversario) piuttosto che il “girare” la palla e tenerne il possesso.

Domenica prossima collo Zodiaco, ad Alcamo, nonostante le qualità della formazione del presidente Barresi, si possono fare punti, ma solo giocando da “squadra” e sapendo “gestire” il pallone. Altrimenti si rischia una pesante lezione.

Nella gara precedente, la Giudecca ha rimandato battuta 5-0 il Madre Teresa di Calcutta. Risultato che, nel finale, poteva diventare ancor piu’ rotondo. Ma bisogna segnalare l’equilibrio del primo tempo, conclusosi solo 1-0. A discapito dei marsalesi l’incapacità di “puntare” la porta e di tirare nello specchio oltre che lo scoramento conseguente alla comprensione dell’incapacità di raddrizzare il risultato.

ENTELLO ERICE – LE PAGELLE. Vincenzo Barbera, 6, meno sicuro della precedente gara, forse per un disturbo alla mano, eccede in rilanci lunghi; Marco Guastella, 6.5, spezza il gioco avvesarsario, si propone in avanti, magari eccede nei lanci; Tonino Ravignani, 6.5, meglio nella ripresa, uno dei pochi dotato di “piede”; Alessio Messina, 6, subito meritatamente in rete, deve imparare a liberarsi subito della palla e a muoversi anche senza palla; Alessandro Mannone, 5.5, stavolta non è decisivo. Si fa trovare un paio di volte sul secondo palo, ma i compagni non lo vedono. Rischia ed eccede nei personalismi e perde palle; Carlo Domingo, 5.5, gioca poco, senza sbagliare, ma non è quello di inizio stagione, forse un po sovrappeso; Vito Cordaro, 6, s’industria in tutti i ruoli, ma a volte fa confusione; Nino Poltese, 6, “etta sangu” sul campo e di questo bisogna onorararlo, ma è troppo egoista. Deve imparare a portare piu’ rispetto al tecnico: lavorano per lo stesso obiettivo entrambi; Filippo Sammartano, N.V.; Luca Cordaro, N.V.; Pietro Ferrara, N.V.; Gianni Panebianco, N.V. in una gara punto a punto non è parso giusto togliere dal campo di era in “trance agonistica” per metterne qualcuno a “freddo”. Il risultato ha pagato. Ma comprendiamo il disappunto di chi gioca poco. Ci vuole pazienza.

Potrebbero interessarti anche...