ALTRA BANDA STESSA MUSICA

Esse di sinistra, tendenzialmente di sinistra non vuol dire essere sempre e comunque d'accordo con la sinistra.

Questa volta occorre proprio dissentire da quanto fatto in questa finanziaria a proposito della libera informazione sul web.

L'art. 32 della Legge Finanziaria apporta una modifica alla legge sul diritto d'autore tale che ora “i soggetti che realizzano,con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti”.

Questa è la fine dei siti internet e dell'informazione libera diffusa tramite internet.

Riesce difficile capire chi e perché abbia sentito così tanta urgenza di far approvare questo codicilli, al punto da celarlo all'interno di un mastodonte giuridico come una legge di bilancio, che dovrebbe evocare priorità di gran lunga superiori.

L'aspetto più sconcertante della vicenda sta però nel fatto che, ancora una volta, ci troviamo di fronte alla cara e vecchia strategia strisciante, che mira a cambiare la legge più lobbista di sempre (il diritto d'autore), articolo dopo articolo, mattoncino dopo mattoncino, agendo nell'ombra e nel silenzio, secondo obiettivo sconosciuti ai più. Anziché affrontare la materia in maniera organica e un una sede ad hoc, nell'ambito di un dibattito parlamentare aperto e franco, ci si adopera, persino con una certa scientificità, per far passare inosservato ogni cambiamento.

Ma soprattutto, si fa di tutto pur di conservare la legge sul diritto d'autore quella assoluta ambiguità che da sempre la contraddistingue.

Solo così, dicendo e non dicendo, affermando e non negando, sostenendo e poi contraddicendosi, si possono mantenere quei margini operativi che in un secondo tempo si aggiusteranno a suo di interpretazioni di comodo.

Di primo acchito, infatti, il codicillo parrebbe annullare il cosiddetto “diritto alla citazione” degli altrui contenuti.

Una limitazione non da poco se si pensa che proprio la citazione è lo strumento principe che garantisce la circolazione delle informazioni su Internet: tu scrivi un bell'articolo su un giornale e io lo porto a conoscenza di altre persone pubblicandone gli stralci più significativi sul mio forum o nel mio blog. E, sarà un caso, ma quella dicitura – “con qualsiasi mezzo” – sembra fatta apposta per ricomprendere nella norma anche (se non soprattutto) il web.

La cosa grottesca è che la norma arriva proprio da quella parte politica che fino a ieri aveva sbandierato la propria assoluta volontà di garantire libertà di accesso ad Internet e libera espressione tramite essa.

E' cambiata la banda ma la musica pare sempre la stessa.

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