Anziani: un modo diverso per fare socialità

TRAPANI, 1 DIC – In una società, come quella attuale, ove è in costante aumento la popolazione anziana, si fa sempre più urgente la necessità di proporre iniziative sociali che rompano le barriere che spesso l’anziano tende a creare fra se e l’ambiente che lo circonda.

La partecipazione attiva a tali iniziative, specie se a sfondo culturale, rappresenta un punto nodale per superare taluni dei problemi della vecchiaia, ovvero l’emarginazione, il disadattamento, l’accelerazione dell’invecchiamento cerebrale.

Un ruolo, quello di promuovere tali iniziative, che apparterrebbe, di certo, fra quelli da svolgere a cura dei Servizi Sociali del Comune.

Purtroppo un ruolo, dalla politica, disconosciuto.

Se forse, infatti, può apparire sufficiente, per taluni anziani, assegnare spazi ed attrezzature per svolgere un’attività fisico-ricreativa quale il ballo; per altri, con un passato di impegno di livello superiore, è, certamente, necessario proporre eventi di formazione culturale.

Questo compito, da sette anni, è assolto, invece, da un’associazione, denominata “Libera Università Tito Marrone”, il cui consiglio direttivo è composto da noti professionisti, in buona parte oramai in pensione. Si tratta dei prof. Antonino Tobia e Leonardo Greco, dell’avv. Leonardo Poma, del medico dott. Giuseppe Abita, del manager dott. Vincenzo Vitrano.

Lo scorso 19 ottobre è stato inaugurato, per il settimo anno consecutivo, un ciclo di conferenze, di vario genere,che spaziano dai temi della salute a quelli della letteratura, da quelli della politica a quelli dell’esoterismo. Sede degli incontri l’aula magna dell’Istituto industriale di Trapani.

A promuoverlo ed organizzarlo la nostra “Libera Università”. Naturalmente le conferenze non sono “riservate” alla “terza età”, ma sono aperte a tutti. Bisogna riconoscere, però, che i pensionati rappresentano forse il 90% dei partecipanti (da 70 a 100 per ogni conferenza).

Si tratta, nel dettaglio di due incontri settimanali, di un paio d’ore ciascuno, che, grazie alle relazioni di primari oratori ed alle risposte alle domande poste da parte dei soci-pubblico, arricchiscono certamente il bagaglio culturale dei partecipanti. Fermo restando che rappresentano un “impegno”, uno stimolo alla discussione e un momento di socialità.

Fra i primi incontri del corrente anno di “corso”, quelli certamente controversi col dirigente socialista Ugo Intini (già deputato e portavoce di Bettino Craxi), col giornalista famoso per il proprio papillon e le battute taglienti Roberto Gervaso, coll’ex-superpoliziotto poi condannato per contiguità alla mafia Bruno Contrada [NE ABBIAMO PARLATO QUI].

Il programma completo degli incontri è visualizzabile a questo LINK [CLICCA QUI].

Un’iniziativa questa che, a parer nostro, non dovrebbe essere relegata nella stretta aula magna dell’ITI, ma rappresentare il fulcro di un progetto di qualificazione dei Centri Sociali cittadini.

Ma questo non è certo il compito del prof. Tobia, ma della buona politica.

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