Bus per neri: La Risacca riattizza la polemica

TRAPANI, 10 MAR – Aldo Messina, il direttore di “Risacca” un periodico locale, ha ripreso ieri sul suo giornale, la questione dell’autobus per neri [Ne parlammo noi per primi il 4 gennaio scorso A QUESTO LINK, ricordate?].

Noi, assolutamente, non concordiamo col pensiero di Messina. Lui la definisce «una polemica sul nulla e molto provinciale», mentre, chiaramente, la “battaglia” antirazzista era corretta poiché la proposta di un bus, con a bordo la polizia (come se fosse un carico dei peggiori delinquenti!), per soli neri era indecente.

Il pensiero di Messina è “strabico”: lui vede «che qualcuno possa non pagare il biglietto dell’autobus, perché nero. Che qualcuno possa impunemente molestare le nostre donne durante il viaggio, perché nero. Che qualcuno possa intimorire i viaggiatori con atteggiamenti minacciosi, perché nero».

Il giornalista bianco intima: «Se si lascia correre, se non si interviene con opportune iniziative, oltre a commettere omissione di atti d’ufficio, si favorisce l’insorgere del razzismo, quello vero» [L’editoriale integrale di Messina E’ REPERIBILE QUI].

In realtà sui bus non pagano il biglietto, a volte, ne i neri ne i bianchi. In realtà le molestie o le minacce ai viaggiatori, se avvengono, avvengono sia, forse, sulla linea 31 e, forse, dai neri (qualcuno), e sia sulle altre linee (dove vanno solo bianchi). Ma Messina reclama provvedimenti solo per la linea 31, ovviamente. E provvedimenti di polizia.

Tuttavia, in una cosa ha ragione il direttore Aldo Messina: non si può lasciare «che certe situazioni si incancreniscano».

Ma servirebbe che «i politicanti di casa nostra» – come Messina definisce su “Risacca” Amministratori e consiglieri comunale – s’impegnassero ad un potenziamento della famosa linea 31 che, ricordiamo, oltre che servire il CARA di Salinagrande, serve gli abitanti di questa frazione come quella di Marausa, e quelle di Rilievo, Guarrato ecc.

S’è chiesto, noi l’abbiamo chiesa in una trasmissione televisiva a Canale 2 presente il sindaco Damiano, di prevedere una nuova corsa della Linea 31 “nera” alle 19:30 (oggi di pomeriggio c’è una corsa ogni due ore, quindi una alle 18:30 e l’ultima alle 20:30); s’è chiesta una nuova corsa verso le 14; s’è chiesto di mettere a bordo un “controllore” per affiancare l’autista nella verifica dei “titoli di viaggio”, tanto per i neri, quanto per i bianchi.

Ma il sindaco Damiano ha nicchiato. Sono servizi che hanno un costo per la collettività, ha detto in sostanza.

Sono provvedimenti che, civilmente, e subito, diminuirebbero il problema del sovraffollamento dei bus che è alla base delle ipotetiche molestie.

Ancora, in quella trasmissione, s’è chiesto, sempre da parte nostra, di intervenire sul Ministero dell’Interno chiudere il CARA di Salinagrande e distribuire i 250 immigrati che, normalmente, sono “ospiti” del Centro sul territorio, ed in Città, a Trapani quanto a Marsala, quanto a Mazara, quanto ad Alcamo, al fine di ridurre quelle numerose “colonie” che creano apprensioni, più o meno legittime, fra i residenti limitrofi al CARA.

Anche qui Damiano, il sindaco di Trapani, ha nicchiato e preso le difese del Governo: un “accentramento” di immigrati in un unico luogo, ha sostenuto, riduce i costi. Insomma ha fatto le difese del Governo piuttosto che dei cittadini che rappresenta. O, forse, ha difeso gli introiti che al Comune giungono per l’affitto dell’immobile sede del Cara al Ministero.

Beh, un serio dibattito di questo dovrebbe trattare. In Consiglio, sulla stampa e nei convegni.

Ma forse «i politicanti di casa nostra», e certi giornalai ritengono più utile, al proprio tornaconto personale, soffiare sulle “paure” piuttosto che trovare soluzioni semplici e rispettose della dignità umana.

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