D’ALI: FALSO IL RISCALDAMENTO DEL PIANETA

senatore D'AlìROMA – Se quando apprendemmo che il senatore Antonio D’Alì (Forza Italia) era stato nominato presidente della Commissione Ambiente (misero risarcimento per la preannunciata e poi mancata nomina a ministro dell’ex-sottosegretario) avemmo qualche dubbio sulla conflittualità di un incarico che dovrebbe essere teso all’individuazione di misure a salvaguardia dell’ambiente e la storia dello stesso senatore noto per le sue battaglie contro gli ambientalisti, ora abbiamo la conferma: per il senatore D’Alì, infatti, il protocollo di Kyoto va “messo nel dimenticatoio”!

Il senatore D’Alì così s’è espresso nel corso del convegno “Cambiamenti climatici e ambiente politico”, organizzato dalla casa editrice 21mo Secolo in collaborazione con i dipartimenti Ambiente ed Energia di Forza Italia, svoltosi a Roma lo scorso 3 marzo.

Che una persona, uno scienziato o un politico, possano esprimere delle valutazioni “assolutamente critiche sul protocollo di Kyoto”, naturalmente, è ammissibile. Che, tuttavia, si giunga a criticare e cercare di far valere la propria posizione senza indicare una valutazione alternativa sa, però, di prevenzione o di voglia di tutelare un interesse contrapposto a quello della tutela del Pianeta.

Il senatore D’Alì, nel corso del dibattito, tanto per non “smentirsi”, è corso ad attaccare gli ambientalisti: riporta l’ANSA che “Il senatore ha rivolto poi un appello ad essere presenti e combattivi per fronteggiare un’opinione pubblica indottrinata per anni su questa deriva catastrofista”.

Per il Presidente della Commissione Ambiente, al più presto, “prima del G8” di La Maddalena, e del Cop15, la quindicesima Conferenza ONU sul Clima, di Copenhagen, “bisogna approvare una risoluzione – rispetto alle emissioni di Co2 – assolutamente critica del Protocollo di Kyoto”, tanto che dello stesso Protocollo possa solo “mantenere Kyoto come nome”, ma i contenuti e “le regole vanno completamente riviste”.

Al Convegno di Forza Italia erano presenti gli scienziati Antonino Zichichi (per comprendere la valutazione che ha la satira dello scienziato trapanese vedi lo scenetta di Crozza) e Franco Battaglia, (non un climatologo ma editorialista del Giornale) che, asserisce ancora D’Alì “hanno ribadito che l’equazione secondo cui il cambiamento climatico è uguale alle emissioni di CO2 di natura antropica è tutto da dimostrare. Per cui prima occorre dimostrare il riscaldamento globale, poi verificare le cause e infine verificare quanto incide l’uomo su di esse. A fronte di questa incertezza – ha concluso il presidente della commissione Ambiente del Senato – abbiamo di fronte costi altissimi e benefici tutti da dimostrare”.

Ancora sul riscaldamento del Pianeta, “ove mai questo fenomeno in effetti esista”, ha precisato D’Alì, secondo quando riportato da Il velino, soprattutto alla luce del piano di ristrutturazione energetico (il nucleare) che l’Italia “vuole portare avanti”, “c’è la necessità di spostare gli impegni europei almeno fino al 2030 quando l’Italia avrà tra le sue fonti di produzione energetica anche il nucleare”.

Certo che, a questo punto, fa senso leggere, sul sito del Governo italiano (dello stesso “colore” di quello del senatore D’Alì), in merito al provvedimento di proroga dell’incentivo sulla rottamazione delle auto con più di dieci anni che “le finalità del provvedimento sono … [tra l’altro, NdR] orientare le scelte dei consumatori verso prodotti a basso impatto ambientale che vanno nella direzione degli obiettivi di Kyoto”. L’impressione è che qualcuno ci sta prendendo per il … culo.

Basta sapere, in proposito, che – per come riporta il sito Greenreport,il bello è che nell’elenco dei partecipanti [al convegno di Forza Italia sul clima, NdR] non è compreso neanche un climatologo” e che della stessa sedicente associazione di scettici sul riscaldamento globale del Pianeta fanno parte scienziati “nella stragrande maggioranza dei casi, non climatologi”. Inoltre sul sito del Senato Americano (in inglese) è rilevabile che il documento su cui si basa la “visione” climatica di D’Alì e di Forza Italia si basa su un Minority Report del Senato USA. La relazione della maggioranza degli scienziati, e soprattutto dei climatologi, prevede ben altro.

Qual’è il fine di questi Rapporti scettici e di queste dichiarazioni di D’Alì? Scrive Greenreport che “Il fine è appunto una finta par-condicio del clima, finalizzata a sollevare un polverone e far sì che il cittadino in cerca di informazioni pensi che esistono due verità sul clima: una “di sinistra” e una “di destra”, e che quindi nessuna certezza sia tale”. Il Progetto "Bispensiero" di Berlusconi prosegue.

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