ERICE, IN CLIMA BIPARTISAN S’APPROVA IL BILANCIO

Giacomino Tranchida

Giacomino Tranchida

ERICE – Consiglio comunale ad Erice. Ma dai toni e dalle forme di una cena fra amici, con tanto – metaforicamente – di pizze e birre sui banchi. Questo il clima della seduta di ieri con la quale alle 00.21 è stato approvato, ad unanimità, il bilancio di «previsione» 2010. Un clima bipartisan frutto sia della divisione fra i partiti del centro destra e sia delle capacità, certo, dialettiche del sindaco Tranchida. Pochi e smorzati gli accenti polemici e, i piu’, provenienti dal «fuoco» amico.


Consiglio iniziato puntuale alle 20.30 e che, pur non rinunciando alla dialettica, ha lavorato in maniera spedita per l’esaurimento dei punti che s’era deciso, in conferenza dei capigruppo, di approvare.

S’è, quindi, da prima preso atto di un debito «fuori bilancio» risalente dal una «lite» del 2005. Un cittadino s’era infortunato a causa di un marciapiede mal ridotto. Aveva richiesto i danni (1.442 euro). Oggi, dopo 5 anni, il Comune glieli paga, assieme a 1.101 euro di rimborso spese legali ed interessi. I consiglieri Cusenza e Ninni Simonte hanno invitato l’Amministrazione ad evitare il ricorso a «liti» simili quando il danno e la colpa sono certi ed evidenti, al fine di evitare, come in questo caso, aggravi di costi per le casse del Comune. Tranchida, da parte sua, s’è impegnato, per il futuro, ad una piu’ accurata e tempestiva manutenzione stradale sfruttando l’istituto contrattuale del capitolato «aperto».

Successivamente s’è presentato, all’ordine del giorno il Piano degli interventi socio-assistenziali che è stato approvato col voto d’astensione del consigliere Alastra (PSI). Questi, infatti, ha fatto rilevare come l’Amministrazione, nel ripartire le somme destinate al sostegno economico dei cittadini in difficoltà avesse violato il Regolamento approvato dal Consiglio. Il sindaco Tranchida ha tacciato di «tecnicismi ragioneristici», lui ragioniere (!), gli appunti di Alastra trovando sponda e sostegno nel consigliere Lella Pantaleo (PDL?).

Infine s’è passato all’approvazione del bilancio vero e proprio. Qui, in maniera bipartisan, erano stati proposti una dozzina di emendamenti che, per accordo politico, si sono tutti approvati. Magari con qualche distinguo. Molti degli «emendamenti», tuttavia, rimandano a delle «finalizzazioni» che sono di competenza dell’Amministrazione e, in sostanza, gli «emendamenti» non sono altro che «atti di indirizzo» che Tranchida ha fatto indendere seguirà … ove possibile …

Fra i piu qualificanti «atti di indirizzo» approvati dal Consiglio la proposta di Lella Pantaleo (PDL?) per la realizzazione di una rotonda a Milo (150.000) e di un’altra sulla Litoranea all’altezza della via Lido di Venere (40.000 euro) su proposta di Sergio Pace e Ninni Simonte, al fine di assicurare una maggiore sicurezza stradale. Sulla stessa linea la proposta di Valeria Ciaravino (PD) di incrementare di 42.500 euro il capitolo destinato all’acquisto della segnaletica stradale.

E’ passato anche l’atto di «indirizzo» per la realizzazione di un nuovo parquet alla Palestra Pala Cardella (Funivia). Spesa prevista 100.000 euro. La proposta ha come primo firmatario Luigi Nacci (UDC).

Ninni Simonte

Ninni Simonte

La discussione s’è arenata un po sull’emendamento, presentato da Ninni Simonte e Tosto, per l’aumento del «buoni pasto» ai circa 150 dipendenti comunali. Valore del buono, pare, fermo dal 2005 a 7 euro e, secondo la proposta del consiglieri, da incrementare di 1 euro per il 2010 e 2 euro per il 2011, prelevando le risorse (si pensa a 26.000 euro di maggiori spese) dal capitolo «consulenze». Qui Tranchida ha tentato di contrastare a Simonte sostenendo che le consulenze sono tutte necessarie (compreso le nuove che ha chiesto ed ottenuto venissero approvate: una dedicata alle procedure per l’inserimento di Erice nella lista UNESCO, l’altra per la valutazione del disagio sociale ed una terza perr la valorizzazione del giardio del Balio). Ninni Simonte è rimasto sulla sua posizione, anche fruendo dell’appoggio di Valeria Ciaravino (PD), e l’emendamento, alla fine, è stato approvato colle astensioni di Pantaleo (PDL?), Nacci (capogruppo UDC), Rosario Simonte (Erice che Vogliamo).

Valeria Ciaravino

Valeria Ciaravino

Dicevamo di qualche polemica proveniente dai banchi degli «amici». Valeria Ciaravino (PD), in particolare ha chiesto venissero bloccate le spese per le consulenze sul sito web (dalla stessa definito insufficiente) e per la «comunicazione» (pubblicità). Franco Denaro (PD), invece, ha chiesto di conoscere se e quando l’amministrazione recupererà dal CIP (Comitato parolimpico) le somme indebitamente versate a questi dal precedente sindaco. Nel primo caso Tranchida ha dato esito negativo alla richiesta del consigliere («ho dei contratti e li rispetto») nel secondo ha precisato che il CIP non rimborserà alcunchè ma che i suoi debiti saranno conguagliato coi crediti per nuove progettazioni.

Roberto Brucato

Roberto Bruucato

Ulteriore fronte polemico aperto dal consigliere Roberto Brucato che ha stigmatizzato l’assurdità di approvare un bilancio "preventivo" alle porte di ottobre, invitando il sindaco, per il futuro, a presentarlo al Consiglio entro mazro almeno!

Il clima «amichevole» della seduta è saltato per qualche istante quando Tranchida s’è fatto «sfuggire» una nuova offesa al Consiglio trovando la fiera reazione sia di Roberto Brucato e sia di Valeria Ciaravino (PD). Ma l’episodio è stato rapidamente ricomposto.

Un’ultima annotazione. Qua ad Erice i consiglieri sono quasi tutti fumatori. Il Consiglio è stato un via vai continuo di consiglieri verso il balconcino o, piuttosto, verso i corridoi del Comune a fumare la propria sigaretta. Ne ha risentito la stessa Aula consiliare ben presto «occupata» da una nube di fumo. Ne hanno risentito i nostri abiti (diventati puzzolenti) e la nostra gola (irritatasi). La Legge vieta di fumare nei locali pubblici. Ma a quanto pare il «vizio» va oltre la Legge. «Ovviamente» nessuno impiegato o vigile presente s’è degnato di proibire il fenomeno

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