Emergenza Coronavirus, ma il sindaco pensa al dossier Capitale della cultura

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Pochi giorni fa, tramite la stampa locale e sicuramente previa comunicazione istituzionale, siamo venuti a conoscenza che la Giunta Municipale capitanata dal sindaco Giacomo Tranchida ha approvato il “dossier” per candidare Trapani al concorso “Capitale italiana della Cultura 2021”.

Il contenuto del dossier è rigorosamente secretato. Ce lo ha svelato, lo scorso 14 marzo, il giornalista Francesco Tarantino di TrapaniSi, seppur il giornale online, di conseguenza, si è limitato a diffondere la fotografia della sola copertina.

Lo stesso giornalista, però, non ha potuto non rilevare l’incongruenza dell’atto giuntale del Comune di Trapani.

Così esordì, infatti, il Tarantino, asserendo che tutto ciò è avvenuto « nonostante il grande momento di crisi italiana e [che] il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, abbia rinviato al 30 giugno il termine per la presentazione del dossier ».

Rispettoso dei cittadini terrorizzati e sequestrati a casa il dedicarsi al dossier di Capitale della Cultura ?

Che lo svolgimento di una seduta della Giunta Municipale – lo scorso 12 marzo – per approvare quest’atto sia poco rispettoso delle condizioni, anche psichiche dei cittadinichiusi a casa, vuoi per il terrore del virus coronato, vuoi pure per il terrore di essere “pizzicati” e denunciati dalla polizia locale mentre “prendono aria” – lo avevo già sottolineato il 14 marzo scorso in “Quant’è la pazzia dell’uomo in tempi di Coronavirus”.

Probabilmente non tutti sanno che si tratta di un atto inutile, solo per essere per l’ennesima volta, sulle pagine dei giornali e dei telegiornali, quelli locali, ovviamente !

Come l’Europeo di calcio 2020 slitta al 2021 è probabile che il concorso Capitale della Cultura slitti al 2022

Il rinvio al 30 giugno della scadenza per la presentazione delle domande, infatti, potrebbe essere prodromico allo slittamento del concorso al 2022.

Così come il campionato Europeo di calcio 2020, che si doveva svolgere tra l’11 giugno e l’11 luglio prossimi, è slittato al 2021, tutto farebbe pensare che il titolo di “Capitale italiana della Cultura” 2020oggi assegnato alla città di Parma – slitti al 2021 con conseguente differimento del concorso a cui la città di Trapani si confronterà con altre “Capitali” del calibro di Modica, Palma di Montechiaro, Scicli, Fano, Venosa, Trani etc.

La notizia è stata anticipata dal giornale La Repubblica del 13 marzo : « il titolo di capitale italiana della cultura 2020 è conferito alla città di Parma anche per l’anno 2021 » !

Per il giornale sarebbe già pronta la bozza di Decreto del Governo che prevederebbe « La procedura di selezione relativa al conferimento del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2021, in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, si intendono riferite all’anno 2022 ».

Un dossier assai poco utile quindi, anche perché nel 2022 le condizioni del territorio come saranno non è facile prevederlo.

Ad esempio, perché l’Europeade prevista per il 2021 non sarebbe più concomitante. Ciò imporrebbe la presentazione di un dossier totalmente diverso.

La foga cinetica del Capo della Giunta Municipale, però, non ammetteva slittamenti.

Slitta, però, sembra l’attenzione della stessa Giunta su attività più urgenti e concrete, quali quella di assicurare – in tempi di coronavirus – l’igienicità delle vendite di pesce o frutta e verdura da parte degli ambulanti regolari e degli improvvisati venditori che appoggiano le mercanzie sui marciapiedi.

In bella vista, nei punti più strategici della città, a terra si espone la bieta ed il finocchietto, più avanti l’Ape con le sarde, anche dove forse non sono passati i “sanificatori” del Comune.

Ma tutto ciò non fa notizia, ci penseranno gli anticorpi ?

Credits :

Photo by Clay Banks on Unsplash

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