Il sei politico della scuola Mazzini di Erice

Sei (6) politico. s.m.
Nel periodo della contestazione studentesca del 1968, voto rivendicato dagli studenti contestatori indipendentemente dal risultato dell’esame.

studentessa

Ebbene, dopo 50 anni il “6 politico” è arrivato a Trapani, anzi, in quel di Erice. Sempre con il consuetudinario ritardo, tuttavia questa forma progresso scolasticamente modificato” è arrivato pure qui da noi. Sede dell’innovativa sperimentazione è l’Istituto Comprensivo “Giuseppe Mazzini” di Erice.

Qui frequenta una ragazza di dodici anni, volenterosa ma con evidenti difficoltà di apprendimento che si trascina dalle elementari, peraltro svolte nello stesso Istituto. È “partita da una preparazione iniziale incerta”, scrivono in pagella i docenti, quasi rimproverando i propri omologhi.

Alla studente è stata consegnata la pagella costellata di sei (6), a consuntivo del primo quadrimestre.

Un successo, quindi la ragazza ha fatto progressi ? No, invece no !

I 4 che si trasformano magicamente in 6 politico

Le medie dei voti, conseguiti nelle interrogazioni e nei tanti compiti scritti, erano state le seguenti :

  • Matematica 4,16
  • Geografia 4,5
  • Arte 5,125
  • Italiano 5,375
  • Storia 5,5
  • Scienze 5,5
  • Tecnologia 5,67
  • Inglese 5,873
  • Francese 5,875.

Insomma, il 6 pieno l’aveva ottenuto solo in Musica e Scienze Motorie (Ginnastica).

La ragazza ricevendo la pagella ha così esclamato : « Boh, io non capisco » ! Sì, perché nessun docente le ha spiegato, oppure ha spiegato al genitore che ha ritirato la pagella, il perché di quelle super-valutazioni delle reali performance scolastiche.

Un 6 politico che fa riflettere sul ruolo della scuola oggi : fa formazione o fabbrica diplomi ?

Potrebbe trattarsi di una spinta, quindi hanno voluto “aiutarla” ?

Se fosse vero, le avrebbero dovuto proporre dei corsi di recupero pomeridiani, dei “tutoraggi” con dei compagni più … bravi, oppure assegnati test a risposta multipla in luogo delle interrogazioni, e così via.

Non mi risulta che per la ragazza in parola, alla scuola Mazzini di Erice, abbiano adottato questi percorsi.

Insomma, per la studente il 6 politico dell’anno 2020 non ha alcun utilità, né formativa e neppure educativa. Nessuno stimolo, nessuna motivazione ad applicarsi di più (un 4,16 e un 5,875 valgono egualmente un 6, quindi la promozione!), non colmano le lacune scolastiche.

Le statistiche di quella Scuola, però, saranno positivamente premianti, per la semplice ragioni che sfornano tutti alunni modello. Solo statisticamente però ! Ergo, sulla carta quell’Istituto è diretto da un bravo dirigente !

Ma alla povera ragazza non pensa nessuno. La ragazza non sarà capace d’inserirsi – per le incerte basi – in alcun corso di studio superiore. L’aspetta, obbligatoriamente, una vita da commessa o da casalinga e mamma.

L’intelligenza e la volontà della ragazza non meritano questo destino. Meritano, invece, rispetto.

AGGIORNAMENTO : In data 13 marzo 2020 – cioè oggi – ho ricevuto da uno Studio Legale, in nome e per conto della prof.ssa Annalisa Giacalone, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Mazzini” di Erice, una “DIFFIDA A PROVVEDERE ad una immediata rettifica dei fatti [da me su narrati, NdR], riservandomi sin d’ora in mancanza, di agire in giudizio“.

Sono innanzitutto dispiaciuto che la suddetta dirigente abbia inteso il mio post subendolo come “pregiudizio grave alla reputazione“. Non credo che i fatti narrati – peraltro documentabili dallapagella scolasticae dal registro elettronico del docente” – possano aver creato quanto lamentato; ma resto dispiaciuto comunque per la sua sensazione.

In ogni caso, il lamentato mancato “chiarimento” col dirigente non poté avvenire il 6 marzo scorso – data pubblicazione dell’articolo -, stante che già dal 5 marzo tutte le scuole furono “chiuse” per la nota pandemia da Coronavirus.

A mia volta, però, rilevo una contrapposizione tra l’orgoglio della dirigente – che si sente ferita – e la giusta preoccupazione di un padre che ha a cuore la preparazione scolastica ed il futuro della figlia.

Quest’articolo, infatti, non l’ha scritto il Natale Salvo blogger, ma il Natale Salvo padre della discente in parola.

Credits : Photo by Element5 Digital on Unsplash

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