Protesta strabica, ma serve tagliare i costi del Palazzo
Trapani, 22 novembre 2014 – «La delibera del Consiglio comunale di Trapani che allinea, sia pure parzialmente, e solo dal 1 gennaio 2015, il “gettone di presenza” dei consiglieri allo stato pre-“sforamento Patto di Stabilità” è tanto legittima quanto eticamente inopportuna poiché avviene in un momento di grande sofferenza sociale ed economica del Paese».
A sostenerlo l’Associazione “A misura d’Uomo” che ha deciso di prendere posizione sulla vicenda e di non aderire alla manifestazione #gettateilgettone del prossimo 25 novembre.
GLI SPRECHI? SONO GLI ABUSI DEL PALAZZO
«Gli sprechi della politica vanno ricercati altrove – sostiene “A misura d’Uomo” –, a cominciare dagli strani rapporti di lavoro, olenti di assunzione fittizia, che impegnano alcuni consiglieri comunali, curiosamente assunti da amici e parenti all’indomani della propria elezione ed i cui oneri, per decine e decine di migliaia di euro, sono a carico della Città di Trapani. Sono questi gli sprechi sui quali l’associazione invita i cittadini, l’Amministrazione e, s’è del caso, la Procura della Repubblica, a vigilare».

«Sul punto, – prosegue “A misura d’Uomo” – si fa attendere l’opinione dei concittadini deputati regionali in merito alla proposta avanzata da altri deputati¹ di revisione della Legge regionale 30/2000, che regola proprio le indennità dei consiglieri comunali, al fine di creare dei meccanismi di contenimento degli abusi».
[Tweet “Contri gli abusi del Palazzo, cambiare la Legge 30”]
«Nè – aggiunge l’associazione – minore impatto sperequativo viene espresso dalla ingiustificata pratica dei “Premi di Produttività”, elargiti a dirigenti e funzionari senza una, sia pure apparente, spiegazione, come, peraltro, denunciato dal presidente della Corte dei Conti, Maurizio Graffeo, proprio oggi»
#GETTATEILGETTONE EVENTO STRABICO
«Sempre attenti alla legalità ed alla trasparenza della azione della Pubblica Amministrazione ma insensibili alle suggestioni degli agitatori delle piazze per non esserne strumentalizzati – conclude l’associazione “A misura d’Uomo” – troviamo, nel caso di specie, contraddittorio contestare l’azione politica, certamente inopportuna, del Consiglio Comunale Trapanese e tacere inspiegabilmente di fronte alla medesima azione politica posta in essere dal sindaco, dagli assessori e dai consiglieri del Comune di Erice, avvenuta già lo scorso aprile, con decorrenza retroattiva e col pagamento anche degli arretrati».