Tranchida fa filotto querelando 3 giornalisti

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Aldo Virzì, 74 anni, il decano della stampa trapanese, già redattore de L’Ora di Palermo e di La Sicilia di Catania, oggi direttore di Tvio e Natale Salvo, 58 anni, blogger. sono stati raggiunti da un “avviso di garanzia” emesso dalla Procura della Repubblica di Trapani.

Analogo provvedimento è itinere nei confronti di Giacomo Di Girolamo, 44 anni, direttore di TP24, uno tra i più importanti giornali d’informazione della provincia di Trapani.

L’azione della magistratura è scaturita da una querela, l’ennesima contro cittadini trapanesi [1] [2] e contro chi fa informazione, sporta dal sindaco del capoluogo Giacomo Tranchida ( Partito Democratico ).

Dopo l’arresto di Salvatore Barone, ex Amministratore Unico e Presidente di ATM, la controllata comunale dei trasporti, col marchio del 416 bis [3] [4], al Tranchida sarebbero andati di traverso i dati di fatto, cioè di averlo nominato ai vertici aziendali.

Nessuno prima di lui aveva colpito contemporaneamente l’intero (piccolo) mondo dell’informazione locale indipendente.

Nell’esposto depositato dal sindaco lo scorso 27 gennaio 2021 presso gli uffici giudiziari di via XXX gennaio, fanno capolino anche le attività dei consiglieri comunali di minoranza, Anna Garuccio e Giuseppe Lipari, tuttavia ambedue non risultano indagati.

Di cosa sono accusati dal sindaco il blogger e i giornalisti?

Il giornalista Giacomo Di Girolamo è accusato di diffamazione perchè « fa riferimento all’interrogazione del consigliere Lipari ed alle dimissioni dei due consiglieri di amministrazione Sabina Giudici e Francesco Murana e quindi si getta ancora qualche ombra sull’ATM legata alla vicenda di Salvatore Barone finito in manette con l’operazione antimafia “Ruina”, che sarebbe stato “sostenuto” da Tranchida e da altri politici ».

Nell’esposto, la consigliera Anna Garuccio è accusata dal sindaco di interrogarlo « strumentalizzando sulle sopravvenute vicende processuali di Barone » per aver chiesto che, sul “caso Barone”, « il sindaco si assuma le proprie responsabilità dinanzi alla cittadinanza ».

Al blogger Natale Salvo, che avrebbe riportato l’interrogazione della consigliera, tra l’altro, è rinfacciato dal querelante di aver definito « una lucida proposta » la richiesta della Garuccio che il Comune di Trapani si costituisse parte civile nel futuro procedimento penale contro l’ex presidente di ATM.

Il decano Aldo Virzì è accusato di aver appellato il sindaco « sarcasticamente e assai irrispettosamente come “il giurista Tranchida” », di avergli associato « una visione egocentrica ed autoritaria ».

Addirittura, il Virzì, sulle pagine online di Tvio, si sarebbe permesso di accusare il sindaco Tranchida « di essere “da oltre 30 anni” a fare “il giro di comuni, provincie etc per stare attaccato alle poltrone” ».

Fatti realmente noti Urbi et Orbi.

Aldo Virzì inoltre avrebbe violato ogni limiti di continenza, secondo la denuncia presentata dal Tranchida su carta intestata del Comune, perché avrebbe scritto « un incipit ancor più a dir poco assai malizioso: “da qualche tempo in città gira la voce che il virus del cosiddetto “delirio di onnipotenza” si sia impossessato di una stanza di Palazzo D’Alì, sede del comune di Trapani ».

Ora però questi tre pericolosi criminali, Natale Salvo, Giacomo Di Girolamo e Aldo Virzì, dovranno rispondere alla Giustizia per i loro ardimenti.

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Fonti e Note:

[1] NataleSalvo.it, 12 gennaio 2021, “Commentano su Facebook, Tranchida li querela”.

[2] NataleSalvo.it, 11 aprile 2021, “Aquarius: Tranchida ne querela 14, al via maxi-processo”.

[3] NataleSalvo.it, 15 dicembre 2020, “Arresti per Mafia: c’è pure Barone, l’ex presidente di ATM”.

[4] Poi Salvatore Barone fu scarcerato per l’insussistenza di gravi indizi come riporta Tvio, 31 dicembre 2020, “OPERAZIONE “RUINA”: SCARCERATO SALVATORE BARONE, NON CI SONO INDIZI DI COLPEVOLEZZA”.

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