Trapani, bus vuoti : perchè non fermarli in autoparco ?

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Bus vuoti ma #TRAPANInonsiferma. Questo, infatti, è l’ultimo degli slogan coniato dalla Giunta Municipale capitanata dal sindaco Tranchida. Bellissimo slogan, in questo periodo rabbuiato dal virus coronato.

È stato ideato per sostenere l’italica gente locale, giù di tono ed in piena emergenza coronavirus. Lui, tuttavia « continua a svolgere la propria azione amministrativa con determinazione per rilanciare azioni e politiche di crescita e sviluppo … [ Parole, parole di Alberto Lupo e Mina Mazzini] ».

Lanciare e rilanciare, verbi magici, seppur triti e ritriti in tante altre attività.

Nello slogan non poteva mancare quel simbolo ! Una volta si chiamava di cancelletto, ma oggi che tutti siamo filo britannici: hashtag.

E’ cool e fa molto smart !

Lo slogan è apparso in un postanche io so usare i termini stranieri – pubblicato ieri sul Sito Web del Comune di Trapani che casualmente coincideva con il 1° aprile, il fish-day !

La singolare coincidenza ha spostato la mia concentrazione sugli autobus che vedo diuturnamente viaggiare semi-vuoti, o meglio, con uno o due passeggeri a bordo, quando non completamente vuoti, ma sempre in giro per le vie della città semideserta.

Mi sono consequenzialmente interrogato sul perchè, ma anche sulla rischiosità in questo periodo di coronavirus, di questo ronzare apparemtemente inutile dei bus.

Bus semi-vuoti ma coronavirus in agguato per autisti e passeggeri

Chi segue leggendo i miei post, ricorderà sicuramente la preoccupazione del giornalista Paolo Barnard relativamente al problema dell’aerosol di saliva contenente il virus, che viene immesso nell’ambiente attraverso il semplice respiro del soggetto infettato da Covid-19, cioè potenzialmente il viaggiatore dentro il bus.

Il giornalista, anche sulla base di documentati studi medico-specialisti, suggeriva : “mai salire a bordo di autobus con i finestrini chiusi”.

È proprio la casistica dei bus di ATM, per la cronaca tutti quelli che ho visto. I bus viaggiavano costantemente coi finestrini chiusi, così mettendo a serio rischio la salute del povero autista e degli altri viaggiatori a bordo, anche se acceduti successivamente all’uscita dell’infetto.

Il virus, nell’aria, in ambiente chiuso, vive fino a tre ore, come ha scritto persino l’Agenzia di stampa ANSA citando i predetti studi.

Se – con mio rammarico – non hai letto l’articolo di cui ho appena trattato, ma puoi saperne di più clicca sul link che segue.

Immagino che la risposta al mio quesito sulla circolazione dei bus praticamente vuoti vada ricercata nella solita parola : soldi, soldi sempre i soldi ! Soldi, come quelli di quel vecchio brano di Renato Zero !

Far girare bus vuoti, anziché fermarli in autoparco: un guadagno o una perdita per ATM ?

Soldi che però, a ben pensare, sia il Comune di Trapani, e sia pure l’ATM, perderebbero comunque in conto contributo della Regione siciliana qualora fossero percorsi meno chilometri di quelli sanciti dal Contratto di Servizio.

Lo stop dei bus, tuttavia, a mio parere, oltre che a garantire la salute di autisti e degli occasionali utenti, porterebbe immediatamente economie alle casse dell’Ente, in termini di risparmio di compensi ai dipendenti per lavoro straordinari, carburante ed usura degli automezzi.

Oltretutto si eviterebbe l’inutile diffusione nell’aria delle polveri e degli altri agenti inquinanti emessi dai motori che bruciano gasolio.

Ciò avrebbe anche permesso di porre il personale in CIG, acronimo di Cassa Integrazione Guadagni, con oneri finanziari a carico dello Stato, con applicazione del decreto-legge “Cura Italia” del governo Conte.

Un’amministrazione da “buon padre” di famiglia, forse, l’avrebbe deliberato.

Gli autobus a Trapani sono il cuore pulsante di ATM Spa.

Per molti automobilisti, forse, sono solo un fastidio.

Per questo, in pochi, immagino, ricordano come me che l’azienda interamente partecipata e controllata dal Comune di Trapani è stata lasciata dall’attuale socio unico signor Giacomo Tranchida :

  • senza direttore (andato in pensione il 31 dicembre);
  • senza Consiglio d’Amministrazione (nominato il 30 gennaio, tra le polemiche, ma subito “congelato” fino allo scorso 13 marzo);
  • senza i ricavi delle “strisce blu” (con la gestione sospesa con l’unilaterale Decreto sindacale n. 8 del 12 marzo 2020, oltretutto non pubblicato sul sito web del Comune !, così parrebbe);
  • senza autisti in numero adeguato di autisti per la cronica e certificata insufficienza rispetto alla dotazione organica aziendale, oltretutto aggravata da due recenti pensionamenti: uno il 31 dicembre e l’altro il 1° febbraio.

Ma tutto questo interessa al cittadino medio ?

A lui, forse, basta credere che #TRAPANInonsiferma, e, se il bus che non si ferma è vuoto passi.

L’importante è apparire e restare sul pezzo.

Manca il Decreto Sindacale n. 8 !!!

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