TRAPANI: TURISTI IN CALO

Continuano a ripeterci che l'evento velico del 2005 ci ha portato tantissimo in termini di immagine e che Trapani, e di riflesso i trapanesi, ne hanno tratto notevole giovamento. Evidentemente bisogna anche dirlo ai turisti che non ne sono a conoscenza visto che i dati relativi al turismo sono pessimi e che si continuano a scegliere mete che non contemplano la nostra città. Ma non basta, i dati del capoluogo sono in contro tendenza rispetto al resto della provincia dove invece si registra un incremento delle presenze e degli arrivi.

I dati sono ufficiali e sono forniti dall'Azienda Provinciale per il Turismo dunque incontestabili anche per i più accaniti sostenitori del complotto contro le attuali amministrazioni.

Appare paradossale che, in campagna elettorale, in televisione e con l'ausilio di “giornalai” messi li a legittimare monologhi a pagamento, si continui a parlare di immagine della città e dei benefici che essa ha ottenuto dalla Coppa America, continuando a prendere in giro la gente. I dati sono impietosi e rappresentano una bocciatura senza appello e la dimostrazione che chi doveva rilanciare l'economia locale ha sbagliato clamorosamente nella pianificazione e nella promozione turistica nel territorio, che andava fatta con criterio, pensandola nel lungo termine, e non affidandosi alla lunga scia di un evento ormai lontano nel tempo.

La vela doveva essere il vettore pubblicitario che doveva divulgare un lavoro fatto precedentemente e basato sulla valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Successivo all'intervento strategico sul complesso sistema territoriale di gestione dei flussi turistici e dei beni culturali. Evidentemente non si è saputo intervenire nelle relazioni di carattere negoziale tra i diversi attori (individuali e collettivi, pubblici e privati, locali e sovralocali) che operano in un determinato territorio; nella valutazione e gestione delle risorse materiali e immateriali che si sono sedimentate nel territorio e ne caratterizzano l’evoluzione; nelle interazioni tra rete locale, ambiente ed ecosistema, lavorando alla nascita e al consolidamento di rapporti tra i soggetti e le risorse socioculturali del territorio, anche nell’ottica della sostenibilità dell’industria turistica; nelle interazioni tra rete locale e reti sovralocali, in equilibrio tra l’autonomia del territorio, l’evoluzione dei flussi turistici sovralocali e la conduzione organica delle politiche per il turismo.

E adesso? Continuano a dirci che ne abbiamo guadagnato in immagine e che l'immagine non è quantificabile. Ma quando si guadagnerà anche in Euro? Quelli si che sono quantificabili!

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